Arriva nella sede del consiglio regionale la protesta della Lega Piemonte, che scende in campo a fianco di Matteo Salvini prima del processo che il 3 ottobre verrà celebrato nei suoi confronti per il caso della nave Gregoretti

“Tutti noi amministratori e politici – è la denuncia dei consiglieri leghisti – dobbiamo finire in tribunale perché siamo chiamati prima di tutto ad onorare il nostro mandato, sancito dagli elettori: difendere il nostro Paese. E oggi più che mai con lo stato di pandemia dovremmo andare a processo: per la difesa dei nostri confini, della salute dei nostri cittadini, perché consci che i salvataggi nel Mediterraneo sono un mercato degli schiavi, perché dimostriamo spesso che le Ong di solidale hanno solo la forma, perché siamo attenti al razzismo interno delle leggi che favoriscono gli stranieri per diritto di nascita”.

“Processateci tutti – concludono i consiglieri della Lega – perché non ci nascondiamo dietro l’ideologia buonista e perché riteniamo che Matteo Salvini sia vittima di un autoritarismo che favorisce la criminalità vera dei mercanti di uomini: quella che fa scendere persone da un barcone sapendo di non avere nulla da offrire se non l’assenza di dignità e di diritti”.

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