Una mobilitazione in favore di Leonardo (nome di fantasia), si è tenuta davanti al comune di Moncalieri nella mattinata di sabato 25 Marzo. Una settantina di persone hanno manifestato, capitanate dall’associazione “Famiglie Unite per i bambini”.
I manifestanti, con alla testa il presidente dell’associazione Salvatore Salerno, hanno chiesto a gran voce che il piccolo torni dalla sua mamma. Intonando cori contro il sindaco e i servizi sociali e reggendo uno striscione con su scritto “mai più Bibbiano”, hanno denunciato le condizioni in cui versa il piccolo. Che sarebbe “tenuto lontano dalla sua mamma, internato e sedato”, raccontano. “Chiediamo – dice la nota dell’associazione – che si faccia qualcosa di concreto per tutelare questo bambino di soli 11 anni internato, sedato e legato al letto. Abbiamo indetto questa manifestazione – continua – perché, nonostante tutte le azioni fatte a livello giudiziario, politico e amministrativo, nessuno sta facendo nulla di concreto nei confronti del minore. Leonardo era un bambino felice e viveva serenamente con i suoi cari. Ora è in una struttura ad alto contenimento senza colpa e contro la sua volontà. Mostrando oltretutto disagio nell’essere tenuto con la forza lontano dai suoi cari. Leonardo infatti ha tentato ripetutamente di scappare dalla comunità stessa per tornare dalla sua mamma. Pesa solo 30 kg e viene – secondo l’associazione – sedato con pesanti dosi di psicofarmaci definiti dal medico di parte genitoriale come ‘dosaggi per adulti’. Venendo persino contenuto e legato al letto”.
E infine: “Basta parole, Leonardo deve essere subito visitato dal medico di fiducia della mamma e soprattutto la vera fonte del suo disagio, la lontananza dai suoi cari, va risolta urgentemente con il rientro in famiglia. Ascoltiamo Leonardo”!
Anche una raccolta firme per il piccolo
“La storia di Leonardo si può trovare sul gruppo Facebook “Aiutiamo il bambino internato sedato e legato al letto“. L’associazione, insieme alle famiglie, chiede che qualcuno si attivi davvero per ilbimbo. Secondo i loro dati “più di 1.000 persone hanno firmato la petizione per il minore“.
Salvatore Salerno conclude: “chiediamo la chiusura di tutte le comunità e che i servizi sociali diventino un organo dello Stato, senza conflitti di interesse con le cooperative”.
Presente alla manifestazione il referente torinese di “Per l’Italia con Paragone”, Matteo Rossino: “In Italia – dichiara Rossino – vengono allontanati 23 bambini al giorno, quasi uno all’ora. Un vero e proprio business sulla pelle dei nostri piccoli. Le istituzioni devono intervenire per aiutare le famiglie in difficoltà a casa propria, non per distruggerle. “Infine – conclude Rossino – solo rimettendo la famiglia, quella composta da mamma e papà, al centro della nostra società potremo cambiare le cose”.