Questa mattina lo storico ambulante del mercato di Settimo Torinese, Massimo Cirone, ha deciso di incatenarsi. Come ha fatto a Porta Palazzo Giancarlo Nardozzi, ne abbiamo parlato qui. Per protesta, dopo un anno di restrizioni e per le zone rosse dei Dpcm che di fatto hanno tagliato le gambe al mondo degli ambulanti.
“Lasciateci lavorare, stiamo morendo di fame”. Questo è il grido di dolore di Massimo Cirone. “Sono pronto allo sciopero della fame se non ci faranno lavorare. Ci devono ascoltare, noi vogliamo lavorare, abbiamo una famiglia da mandare avanti e ci state facendo morire.Chiediamo solo di lavorare, – ha tuonato Cirone – non abbiamo bisogno dei sussidi dello Stato, abbiamo bisogno del nostro lavoro”.
Lo storico ambulante del mercato di Settimo, intanto, incassa la piena solidarietà del consigliere comunale Antonio Borrini. Il consigliere sovranista del gruppo misto si è espresso solidarizzando con i mercatali: “Sarò sempre accanto ad una delle categorie più colpite da questa crisi economica. Intere famiglie alla canna del gas e tantissime attività rischiano di non riaprire mai più. Non chiedono sussidi allo Stato – conclude Borrini -chiedono semplicemente di poter tornare a lavorare”.
[…] È iniziata questa mattina la protesta, di Massimo Cirone si incatena davanti al Comune di Settimo. L’ambulante storico di Settimo Torinese, si è incatenato in piazza della Libertà, davanti al Municipio della stessa città. La sua protesta era stata già annunciata dopo le manifestazioni degli ambulanti della scorsa settimana, ne abbiamo parlato qui. […]