(Adnkronos) – “Questo manifesto ha la sua origine nell'esperienza in Danone, che recentemente, tramite la firma di un accordo sindacale, si è impegnata a inserire in tutte le gare d’appalto un criterio di premialità per tutti quei fornitori che presenteranno la certificazione per la parità di genere”. Sono le parole di Sonia Malaspina, direttrice Relazioni istituzionali, comunicazione e sostenibilità di Danone Italia e Grecia e autrice del libro ‘Il Congedo Originale’, a margine della seconda edizione dei ‘Winning Women Institute Awards’, durante la quale sono state premiate le aziende che negli ultimi sei mesi hanno ottenuto la certificazione di parità di genere. “Ho scritto il Manifesto con la collaborazione di professionisti appartenenti al mondo aziendale, a quello sindacale, all’associazionismo e al mondo professionale -ha spiegato Malaspina- e per questo ha un contenuto ricco. Ci hanno affiancato anche professionisti di studi legali, che hanno approfondito l'aspetto di compliance”. Durante la serata, infatti, è stato firmato il ‘Manifesto per la Parità di Genere nella filiera italiana’ da Paola Corna Pellegrini, presidente di Winning Women Institute, e da Sonia Malaspina. Il manifesto, che nasce dal dialogo sociale in Danone e rappresenta l’impegno a inserire punti di premialità in tutte le gare indette per le forniture di beni e servizi alle aziende che sono certificate per la parità di genere, è stato proposto da Winning Women Institute per la firma a tutte le aziende certificate. “Questo è un documento che consegniamo oggi alle aziende, alle persone fisiche, alle associazioni, al sindacato e alle istituzioni -ha concluso Malaspina – convinti che migliorare la parità di genere e le opportunità di occupazione e crescita femminile sia un lavoro collettivo, che darà tantissimi risultati in termini di produttività, di competitività delle aziende e, non da ultimo, di natalità. I dati in Danone lo confermano”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)