“Dal ministro Lamorgese è arrivata una risposta grigia e burocratica di chi sa che deve schivare la questione per non ammettere un clamoroso fallimento. Neanche un mese fa il ministro tuonava in televisione che era esagerato parlare di emergenza. I dati dicono il contrario: 3.600 sbarchi al 28 luglio 2019, poi con l’arrivo del ministro gli sbarchi sono saliti a 12.999 nel luglio 2020, per arrivare ai 27.474 sbarchi di quest’anno. Col ministro Lamorgese gli sbarchi si sono quasi decuplicati”.

Lo affermano i deputati Andrea Delmastro e Giovanni Russo intervenendo in Aula al question time di Fdi al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. “Oggi ci parla di vaghe interlocuzioni coi paesi nordafricani coinvolti – proseguono -. Eppure quando doveva blindare gli italiani nelle case ha usato il pugno di ferro con 70mila agenti e i droni. Avremmo preferito il contrario: pugno di ferro coi migranti e le interlocuzioni con gli italiani. Quest’estate dovevano regalarci il boom economico, e invece ci condannano a quello degli sbarchi. Più partenze significa più morti, e il governo – se non ferma le partenze – ha la responsabilità politica e morale di lasciare una scia di morti nel Mediterraneo. E sarà una responsabilità che noi ci incaricheremo di ricordargli sempre”.

Rispondi