“Nello studio della policistosi ovarica uno dei momenti più difficili è quello diagnostico, specialmente se la diagnosi viene fatta in età molto giovanile, in adolescenza”. È importante però “porre attenzione ad alcuni segnali, come l’oligomenorrea che persiste oltre i 2 anni dal menarca, perché una diagnosi e un intervento precoci, basati sullo stile di vita e su una corretta igiene alimentare, possono evitare l’evoluzione della sindrome e i problemi metabolici associati, anche grazie al supporto di integratori alimentari”. Lo ha spiegato Vittorio Unfer, presidente Egoi-Pcos, società scientifica internazionale specializzata nella ricerca sugli inositoli e nella sindrome dell’ovaio policistico, al Congresso numero 100 della Sigo – Società italiana di ginecologia e ostetricia.

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