Caos movida ieri sera in centro a Torino. Centinaia di persone si sono riversate in strada nonostante la chiusura anticipata alle 19 dei locali, che per una delibera regionale non potevano più vendere nessuna bevanda nemmeno in modalità asporto. Il risultato è stata appunto la movida selvaggia con assembramenti di massa.

Abbiamo chiesto ad alcuni commercianti come è andata

Enzo Fazzolari titolare del “Flora”, cocktail bar storico di piazza Vittorio Veneto praticamente adiacente ai Murazzi. Spiega Fazzolari: “nella riunione di Sabato scorso fra Regione, colleghi e associazione di categoria, ci è stato dato il via libera per la riapertura senza limiti ma con le dovute precauzioni per sabato 24 con chiusura classica alle 3, per noi una vera boccata d’ossigeno”.

Purtroppo – aggiunge Fazzolari – “ieri 22 Maggio, alle 12, quindi solo 7 ore prima, ci arriva la comunicazione da parte dalla regione del divieto di somministrazione anche da asporto delle consumazioni. Conseguenza? Abbiamo difatto chiuso come tutti i locali della piazza alle 19, la gente ha cominciato ad acquistare le bevande dai bangla e dai mercatini abusivi riversandosi sui dehors già montati. Si è così ottenuto il contrario di ciò che a parole si voleva: assembramenti e resse” esclama l’imprenditore, che aggiunge: “oggi la piazza è un porcile, da questa sera e nei successivi fine settimana prossiamo chiudere all’1 e non alle 3, perdendo due ore di lavoro oltre alle già gravi perdite subite. La situazione è stata gestita malissimo e con approssimazione. Sono convinto – aggiunge Fazzolari – che questa sera le multe fioccheranno al minimo errore, il comune così ci darà il colpo di grazia”.

Enzo Fazzolari ha voluto comunicare così il suo disappunto. ” Ci aspettavamo una mano tesa dalla Regione e dal governo, ma tutta questa confusione ha creato danno a noi e contemporaneamente ha aumentato esponenzialmente il rischio di contagi”, conclude così il titolare del cocktail bar “Flora”.

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