Ogni Regione gestisce il piano vaccinale contro il Covid – 19, con metodi organizzativi differenti.
In Piemonte è partita la campagna di vaccinazione per gli over 70. Tra questi, quasi tre mila hanno ricevuto la prima dose.
Secondo il Deputato Osvaldo Napoli (Cambiamo!) è “inutile girare attorno alla questione. Se invece di 20 piani vaccinali si fosse seguito un unico protocollo sul piano nazionale, la possibilità di riaprire l’Italia dopo Pasqua sarebbe diventata una certezza. Si è preferito, invece, lasciare alle Regioni la facoltà di decidere la procedura. Il risultato è sotto i nostri occhi: il fallimento non è dovuto solo alla scarsità delle dosi ma anche al modo farraginoso di procedere”.
“Come si può immaginare che una Regione vaccina gli over 80, un’altra gli insegnanti, una terza gli avvocati e i soggetti “fragili”? Il risultato è che abbiamo, a tre mesi dall’inizio della campagna di vaccinazioni, appena il 5% degli italiani vaccinati. Ma un 5% per niente uniforme perché alcune Regioni hanno vaccinato il 18-20% altre il 7 e altre ancora appena il 2-3%. Le Regioni avrebbero dovuto concordare fra di loro, con una sintesi unitaria, un modo uniforme di procedere nelle vaccinazioni. Senza neppure il bisogno di una mediazione del governo”.
“È mancata, e tuttora manca, una forte regia nazionale. Capace di imprimere uno sforzo corale alle strutture preposte e in grado di colmare il gap aperto fra le diverse Regioni. La politica dovrebbe occuparsi di correggere il modo fin qui disordinato di procedere delle singole Regioni. Quando questo sarà fatto, allora il problema delle riaperture si risolverà da sé. Se non si riporta a uniformità la campagna di vaccinazione, ogni presa di posizione sarà semplicemente strumentale e inutilmente polemica”.