A causa del coronavirus 60 milioni di italiani sono dovuti rimanere segregati in casa. Tutti (o quasi) i negozi commerciali sono rimasti chiusi per oltre due mesi. Niente incassi, quindi, per negozi di abbigliamento, palestre, librerie, ma con le spese che galoppano e che a fine mese devono essere saldate. E tra queste anche i canoni di locazione. Migliaia di imprese non hanno pagato i canoni scaduti per i mesi di marzo, aprile e maggio.

Anche a Torino la situazione, drammatica, è questa qui descritta.
Lo ha confermato a La Gazzetta Torinese M.R. titolare di un negozio di abbigliamento in centro: “Ad aprile, dopo un mese di chiusura del negozio, ho chiamato il proprietario dei muri del locale per dirgli se mi veniva incontro con l’affitto. Mi ha risposto di no. Gli ho fatto scrivere dall’avvocato che non potevo pagarlo”.

Andrea, titolare di una palestra in provincia di Torino, è stato più fortunato. “Il proprietario dei muri della palestra mi ha fatto uno sconto del 50% per i mesi di marzo, aprile e maggio.”

Abbiamo anche sentito l’avvocato Federico Depetris per farci raccontare il punto di vista dei proprietari degli immobili: “Alcune società immobiliari che rappresento hanno ricevuto molte richieste di sconto o di rinegoziazione dei canoni. Abbiamo gestite le richieste una per una con grande attenzione – ha spiegato l’avvocato Depetris – cercando di comprendere le ragioni dei conduttori. In alcuni casi abbiamo accettato dei pagamenti come meri acconti sul maggior dovuto. Prenderemo delle decisioni definitive appena il quadro economico complessivo si sarà chiarito del tutto.”

Le associazioni che rappresentano i conduttori hanno diffuso sul web dei modelli di lettere da mandare ai proprietari. Nella missiva preparata dai sindacati degli inquilini si richiama l’art. 1467 c.c. sull’impossibilità sopravvenuta della prestazione.

Nel frattempo, i tribunali di Rimini e Venezia, come riportato nei giorni scorsi dalla stampa, hanno dato ragione a dei conduttori che hanno chiesto la sospensione del pagamento dei canoni di locazione. Questi provvedimenti sembrano legittimare la sospensione del pagamento dei canoni e far tirare qualche respiro di sollievo ai commercianti.

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