Indagine dei carabinieri su presunti episodi di maltrattamenti ai danni di bambini. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti gli episodi in una classe della scuola Papa Giovanni XXIII di Nichelino. Una denuncia pesantissima, da parte di una mamma di un alunno, ha fatto partire l’indagine. La donna ha fatto recapitare una missiva, sia all’arma che al sindaco Giampiero Tolardo. Se il tutto venisse confermato, si tratterebbe sicuramente di fatti inquietanti.

Secondo appunto la mamma, una docente in particolare (si apprende su “La Stampa”), si sarebbe macchiata di “ripetuti casi di maltrattamenti verbali e fisici. Numerose e reiterate sono state le segnalazioni presentate dalla rappresentante dei genitori alla scuola. Elencando, prima a voce e poi a mezzo raccomandata, i fatti e i disturbi che sempre più frequentemente si manifestano nei bambini”.

I genitori tengono a casa i figli

Gli altri genitori intanto, hanno deciso ieri mattina di tenere a casa i propri figli, dando così un importante segnale. Anche il sindaco prende posizione: “La questione è seria e i fatti vanno appurati e approfonditi. Ho chiesto alla dirigente scolastica, che ho convocato in Comune, di avviare anche un procedimento specifico per capire l’idoneità della maestra in questione. Abbiamo interessato anche il Miur: dobbiamo preservare i bambini”.

Intanto la donna che ha sporto denuncia, insieme al preside della scuola, sono stati sentiti dai carabinieri. Sono emersi così dettagli sui maltrattamenti: “Incontrando gli altri genitori – ha spiegato la donna – durante una riunione urgente, sono venuti fuori ulteriori dettagli. Come gli appellativi dispregiativi che questa maestra avrebbe urlato contro i bambini, accusandoli di essere stati cresciuti male dalle famiglie”. E ancora si legge nella lettera: “Dopo aver sgridato un bambino, quest’ultimo è andato ad abbracciarla piangendo per chiederle scusa, ma lei lo ha allontanato con violenza facendolo cadere. Pochi giorni fa, per punizione, la maestra ha fatto visionare alla classe un film horror vietato ai minori. Alcuni bambini si sono fatti la pipì addosso, piangevano, altri cercavano di non guardare. Mio figlio, come molti, la notte non ha dormito e mi ha chiesto di aiutarlo a superare le sue paure. Abbiamo più volte segnalato i nostri timori, ma nulla. Così ho deciso di agire: lavoro anche io nella scuola”.

Le parole dei dirigenti scolastici

La dirigente scolastica Antonietta Neri pone l’attenzione sulla questione definendola “molto delicata e che va gestita nella più totale privacy. Si stanno approfondendo le varie segnalazioni – continua la dirigente – ma non posso entrare nello specifico. Stiamo mettendo in moto tutti gli strumenti che abbiamo per appurare se quanto denunciato corrisponda al vero”. “Bisogna subito permettere ai bambini di rientrare a scuola in serenità – spiega l’assessore all’Istruzione, Alessandro Azzolina – difendendo il loro stato psicologico”.

E infine: “Saranno le autorità competenti ad accertare i fatti. La questione non tocca altri esponenti del corpo docente, che da mesi lavorano con tenacia e professionalità per garantire un servizio ottimale nella scuola”.

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