“Azzolina batta un colpo. Risponda alla lettera della mamma di Rosta (Torino) giustamente esasperata e le spieghi perché per il figlio di terza elementare, purtroppo in quarantena assieme a tutta la famiglia, niente Dad né Ddi né didattica sincrona.
Il nulla più totale, eccetto qualche lezione impartita individualmente solo grazie alla buona volontà e alla dedizione delle maestre, che invece andrebbero plaudite e ringraziate. Ci sono letterine come quella del piccolo Tommaso, che come tutti i bambini di cinque anni ha il diritto di credere a Babbo Natale suscitando la risposta del Presidente del Consiglio, e lettere di genitori stremati, avviliti e arrabbiati per una didattica a distanza che per milioni di studenti italiani non funziona. Dopo 8 mesi di tempo sufficienti per organizzare, prevedere e agire, milioni di mamme e papà – da Torino a Bari, da Trieste a Ragusa – sempre più disgustati da questa gestione vergognosa della scuola”.
Così il deputato della Lega Rossano Sasso, componente della commissione Cultura, Scienze e Istruzione di Montecitorio.