L’ex enfant prodige cresce d’età ma non smette di commettere le classiche “Balotellate”.
L’ultima in ordine cronologico è il nuovo tattoo sfoggiato sui social, ovvero una scritta “Black Power” affiancata da una croce.
Mario Balotelli si è tatuato pochi giorni prima dell’omicidio da parte di un agente di polizia americano ai danni di Floyd, di cui si è parlato molto in questi giorni.
La scritta è un vero e proprio slogan della protesta degli afroamericani, che da anni accusano lo stato americano di razzismo verso il popolo nero. La traduzione letterale di questa frase è, però, “potere nero”. Agli occhi di un bianco, un asiatico o latinoamericano può essere interpretato come messaggio razzista? Se la stessa cosa fosse stata fatta al contrario, sarebbe probabilmente già nelle aule di tribunale citato dai soliti falsi buonisti.
E che dire delle reazioni antirazziste nei vari stadi di Balotelli? Si è sempre lamentato del trattamento riservato da alcuni tifosi, anche in maniera scenica. Ora che lui si scrive in testa la stessa al contrario, come reagirà se qualcuno gli dicesse “white power“? Lo vedremo: o il fantomatico “potere” possono chiederlo tutti, o non deve valere per nessuno. No?