Ci sarebbe un fermo per l’assassinio di Mohammad Ibrahim. Il lavapiatti di 25 anni originario del Bangladesh decapitato nel suo appartamento Corso Francia nella notte tra martedì e mercoledì.

Il sospettato, fermato dagli uomini della Squadra Mobile guidata da Luigi Mitola, della Questura di Torino, sarebbe un connazionale quasi trentenne del giovane.

Importante nelle indagini la collaborazione della comunità del Bangladesh con le forze dell’ordine. Ad iniziare dai due coinquilini della vittima, per ricostruire legami e relazioni con amici e conoscenti di Mohamed.

Tra le ipotesi si fa largo quella della vendetta per un debito non pagato dalla vittima, inoltre pare che Mohammad avesse rifiutato di sposare una parente dell’assassino. Tuttavia non è ancora chiaro il movente.

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