(Adnkronos) – “Uno degli obiettivi delle fondazioni filantropiche è rendere forti le nostre comunità. Per farlo vogliamo creare degli ecosistemi di innovazione attraverso i quali sostenere la capacità delle nostre comunità di creare valore condiviso. Per far questo serve confrontare esperienze diverse. Oggi e domani a Milano è proprio l'occasione di avere tutte le fondazioni principali che lavorano nel contesto europeo, che si confrontano sulle possibili ricette per migliorare il nostro futuro”. Lo ha detto all’Adnkronos Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo, intervenuto in apertura dei lavori di ‘Breaking bad (habits) – How can foundations move from silos to shaping future innovation ecosystems?’ la due giorni del Research Forum 2024 promossa da Philea, l’ente con sede a Bruxelles a cui aderiscono le fondazioni del continente, compresa Fondazione Cariplo. Al forum di ricerca aderiscono le più importanti organizzazioni filantropiche europee. Fondazione Cariplo è stata partner di Philea nella costruzione e definizione del programma a cui prendono parte più di 120 persone, in rappresentanza delle organizzazioni filantropiche europee. La due giorni è in svolgimento negli spazi della Cariplo Factory, a Milano. Sostenibilità e innovazione temi portanti del confronto: “Il tema chiave è l’innovazione, e va declinato in modo diverso sulla base delle caratteristiche dei singoli Paesi e delle singole comunità – specifica Azzone – L'idea è di non avere una ricetta unica che vale per tutti, ma un metodo condiviso di affrontare i problemi, all’interno del quale le fondazioni possono rappresentare una sorta di mediatore culturale, capace di mettere in connessione il mondo pubblico e quello privato, che insieme al terzo settore sono i pilastri fondamentali dell'innovazione del futuro”. Per il presidente di Fondazione Cariplo le sfide che attendono le fondazioni gravitano soprattutto attorno al tema delle diseguaglianze: “Da un lato occorre avere la capacità di creare lavoro e innovazione, in modo da rendere il più possibile inclusivo il sistema del lavoro, dall’altro si deve affrontare il tema delle disuguaglianze economiche, quindi i diritti fondamentali, la casa e il cibo. E infine – conclude – un'attenzione molto forte deve essere posta al tema dell'ambiente, che è ancora un tema di disuguaglianza fra generazioni. Dobbiamo evitare che chi oggi popola la nostra terra comprometta le possibilità di chi la abiterà in futuro”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)