L’assessore al lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino interviene sul dibattito intorno al Ddl Zan. Il cui iter è fermo in Parlamento e contro cui recentemente si è pronunciato anche il Vaticano.
Elena Chiorino è stata molto diretta: “il ddl Zan contiene una deriva liberticida e la più grande ipocrisia. Ovvero la volontà di imporre a tutti un pensiero unico”.
Per l’esponente della giunta Cirio “Non è in questo modo che si combattono le discriminazioni e le violenze. Ma promuovendo la cultura del rispetto a 360 gradi, senza la necessità di dover distinguere il genere. Nelle scuole è stata tolta l’educazione sessuale, non capisco perché oggi si debba inserire l’educazione al genere. Il ddl Zan si intromette in modo inaccettabile nel campo dell’educazione e della scuola. Rendendo obbligatorio l’insegnamento, dalle materne alle superiori incluse le paritarie, della cultura “gender”. Anche contro il parere dei genitori degli alunni”.
“E’ inaccettabile che lo Stato pretenda il monopolio dell’educazione dei nostri figli. Fratelli d’Italia chiede che venga rispettata la libertà di educazione delle famiglie senza alcuna intromissione” conclude Chiorino.