Calano in Piemonte i reati contro il patrimonio, ma aumentano le violenze tra le mura domestiche.

La celebrazione del 207esimo Annuale di Fondazione dell’Arma dei carabinieri è stata l’occasione per presentare i dati relativi agli interventi dell’ultimo anno. I crimini sono calati di circa il 15%, con i furti ridotti del 30% e le rapine del 17%.

Il maggior utilizzo di internet, a causa del lockdown, ha portato invece a una crescita delle truffe online, tra il 24% e il 25%. In aumento anche le truffe agli anziani. Numerosi gli interventi per maltrattamenti e gli omicidi riconducibili a dinamiche familiari. Per quanto riguarda quelli in cui sono intervenuti i carabinieri, si è passati dagli 8 del 2019 ai 18 del 2020.

Non si è fermato durante la pandemia neppure lo spaccio di droga ed anche l’usura ha visto un incremento a causa delle difficoltà economiche conseguenti alla emergenza sanitaria. Sul fronte criminalità organizzata, infine, sono state dodici le locali della ‘ndrangheta censite a Torino e provincia, ma attive in Piemonte e in Valle D’Aosta. Una criminalità organizzato che dispone di capitali oltre che per i prestiti ‘a strozzo’, anche per acquisire società in difficoltà.

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