“La recrudescenza della pandemia, con i dati in salita di contagi e ricoveri, la diffusione della variante Omicron e la zona gialla all’orizzonte, ha portato nuovamente allo scoperto il grande limite piemontese nella lotta al covid: la scarsa capacità di tracciamento e le carenze della macchina organizzativa per analizzare i tamponi.

Nel bollettino di ieri sera, il Piemonte dichiarava 50.228 tamponi, ma di questi solo 5.184 molecolari. Una misera quantità, se pensiamo che un anno e mezzo fa la Giunta annunciava una capacità di 20.000 tamponi molecolari al giorno mai raggiunta nei fatti.

L’Emilia Romagna, per fare un paragone, ne dichiarava 41.925 in tutto, di cui ben 25.065 molecolari. Il Veneto, nel suo ultimo bollettino, indicava 25.696 tamponi molecolari e 120.271 tamponi antigenici.

Se prendiamo il dato della protezione civile nazionale di ieri pomeriggio, il Piemonte ha fatto tra domenica e lunedì 6819 molecolari, il Veneto 18.553 e l’Emilia 19.459.
A fronte dell’impossibilità di prenotare i tamponi, che i medici di base stanno denunciando da giorni, c’è da chiedersi quanto siano attendibili i dati sui contagi sulla base dei quali viene classificato il rischio epidemiologico della nostra regione e la conseguente attribuzione del colore.

I dati in nostro possesso ci dicono che la scorsa settimana, il Piemonte è stato la peggiore regione per velocità di crescita dei contagi (+43% contro la media nazionale del +23%, a Torino addirittura +46%). Ma è davvero tutto qui? Quanto sta davvero sfuggendo alla nostra conoscenza perché stiamo nuovamente “guidando a fari spenti”?

È davvero incredibile che, a quasi due anni dall’inizio della pandemia, il Piemonte si trovi ancora a rincorrere e non abbia trovato ancora il modo di fare il numero di tamponi necessario nonostante il grande sforzo del personale delle ASL che lavora instancabilmente da mesi. Cirio e Icardi racconteranno ancora la storiella dei pochi laboratori trovati dalla Giunta precedente? O questa volta proveranno ad assumersi qualche responsabilità e a proporre qualche soluzione”?

Lo dichiara Daniele Valle, consigliere della Regione Piemonte per il Partito Democratico.

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