Coldiretti rilancia il progetto degli invasi per aiutà l’agricoltura del Piemonte. In questo Marzo caldo e poco piovoso l’agricoltura ha risentito del clima. Per fronteggiare questo problema nell’alessandrino e nel cuneese si sta ricorrendo all’irrigazione, per cercare di salvare la stagione fruttifera. Così la Coldiretti rilancia il progetto degli invasi, cercando di incrementarlo su tutto il territorio piemontese.

“L’aumento degli eventi climatici estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo alla siccità ha modificato soprattutto la distribuzione sia stagionale che geografica delle precipitazioni”, commentano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale.

Progetto invasi per il Piemonte

“La mancanza di acqua – proseguono – rappresenta la condizione meteo più rilevante per l’agricoltura italiana con danni stimati in media in un miliardo di euro all’anno. Soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti. Nonostante i cambiamenti climatici, l’Italia resta una nazione piovosa con circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua che cadono annualmente. Dei quali purtroppo appena l’11% viene trattenuto.

Proprio per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie abbiamo elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile, che prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi“.

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