Gli ambulanti del mercato di Santa Rita hanno lasciato dei cartelli di protesta al posto dei banchi. E’ l’ennesima manifestazione dei banchi non alimentari che gridano rabbia e dolore.

Dopo le grandi proteste di questa settimana, continua il malcontento per non poter aprire i banchi non alimentari. Nonostante siano all’aperto e con gli ingressi contigentati, mentre nei supermercati tutto è concesso.

“Se lavorare non è più un diritto, pagare le tasse non è più un dovere”. “Abbiamo diritto di lavorare come gli altri”. Sono alcune delle frasi che chi si è recato al mercato ha potuto leggere. Sul terreno del mercato i fogli di ogni colore non sono passati inosservati ai passanti, che per la maggioranza si reputano solidali con gli ambulanti.

Protesta al mercato di Santa Rita, le parole degli ambulanti

Nella settimana Alberto Cirio ha scritto al governo, chiedendo di fare aprire i banche non alimentari. Ma per ora è solo carta e nulla si muove, mentre monta la rabbia. “Per la primavera avevamo già comprato la merce, che è ferma. Non solo non incassiamo per vivere, ma abbiamo anche già speso i soldi”, racconta Enzo. “Siamo all’aperto, facciamo attenzione a tutte le norme”, rincara Jessica.

Una situazione stramba, che rientra in quelle differenze di regole che la popolazione non capisce. Anche perchè di incongruenze ce ne sono molte in tutti i campi. Il Decreto Sostegno non sembra abbastanza per coprire tutto il tempo perso. “Da martedì riapriamo con o senza permesso” è il messaggio che tanti ambulanti lanciano in questi giorni, quindi il braccio di ferro con il governo è solo all’inizio.

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