Utilizzavano il loro vero mestiere per evitare i controlli sui loro spostamenti, durante il lockdown. Ma anziché recarsi al lavoro spacciavano droga. Sono due le organizzazioni criminali smantellate dai carabinieri del Comando provinciale di Torino.

Questa mattina hanno eseguito quattordici misure cautelari, undici arresti e tre obblighi di dimora. Ai vertici – secondo le accuse – due fratelli, Simone e Gianluca Contorno di 29 e 26 anni, titolari di una azienda di pulizie. Inoltre Felice Bruno, 48 anni, e Matteo Tabaglione, 52 anni.

Per soddisfare le richieste della clientela, le due organizzazioni lavoravano insieme. Una cinquantina le cessioni di droga accertate dai militari dell’Arma tra maggio e novembre dello scorso anno. Avvenivano per lo più nel parcheggio di alcuni centri commerciali dell’hinterland torinese, a Collegno o a Venaria. O davanti ad un sexy shop torinese di proprietà di uno degli arrestati.

I corrieri-muratori fingevano di essere impegnati nel rifacimento del manto stradale e circolavano su auto con tanto di lampeggiante tipo quelli dell’Anas. Gli addetti alle pulizie raggiungevano invece i condomini dove non avevano contratti ma clienti per la droga.

Quattro degli arrestati, tra cui uno dei capi dell’organizzazione, percepivano il reddito di cittadinanza.
Nell’operazione sono trenta le persone indagate e ottanta quelle segnalate alla prefettura come assuntori.

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