Un senegalese beccato con un ingente quantitativo di cocaina, ha tentato di corrompere i poliziotti. Gli agenti però lo hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e istigazione alla corruzione, e denunciato per possesso di documento falso valido per l’espatrio.

Il protagonista è un 23enne del Senegal, notato dagli agenti alla fermata del bus. Il pusher di è accorto delle attenzioni dei poliziotti e si è dato alla fuga. Il fatto è avvenuto nella periferia torinese. Il giovane è stato però fermato poco dopo mentre tentava di disfarsi di alcuni involucri di sostanza stupefacente, 130 grammi di crack e cocaina, in sostanza solida e ovuli. Inoltre, è stato trovato in possesso di 2000 euro in contanti.

Il tentativo di corruzione

Appena fatto salire a bordo della vettura della polizia, il tentativo di corruzione: l’extracomunitario ha chiesto agli agenti di distruggere 100 grammi di droga. Così avrebbe fatto risultare a suo carico solo un parte che, a suo dire, gli avrebbe evitato il carcere. Al fine di essere invece trasferito alle camere di sicurezza del commissariato dove, dopo 48 ore, sarebbe stato rimesso in libertà.

In cambio, avrebbe consegnato agli operatori la somma in suo possesso e altri 10.000 euro in contanti di cui disponeva, per un totale di 12.000 euro. Il tentativo non è andato a buon fine e la successiva perquisizione nell’alloggio a lui in uso ha portato al rinvenimento di materiale vario utile al confezionamento dello stupefacente, di 4500 euro in contanti e di una carta d’identità francese falsa.

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