Chiuso l’hotel a Rimini che prometteva più posti di quelli realmente a disposizione. Al gestore, che risiede nel Torinese, è stato notificato l’atto. Centinaia i turisti truffati, vacanzieri che non vedevano l’ora di trascorrere qualche giorno di relax a Ferragosto. Persone che avevano pure pagato in anticipo la permanenza ma che, una volta arrivate a Rimini, sono rimaste senza sistemazione.
Da un capienza di 40 posti letto un overbooking per 500 prenotazioni
I raggirati, al momento, sono intorno a 500, che hanno sporto denunce in caserme, commissariati e questure di tutta Italia. Continuavano, tuttavia ad arrivare persone con le valigie in mano. Tutte hanno aderito, versando una caparra se non addirittura l’importo dell’intero soggiorno, a una promozione su internet. Un promozione che prevedeva un pernottamento in camera doppia a 48 euro comprensivo di ombrellone con due lettini in spiaggia.
Fra i truffati i fornitori e anche i proprietari delle mura della struttura, che non sono stati pagati. Secondo le stime delle associazioni di consumatori, avrebbe incassato almeno 800mila euro. Che, al momento, sono da considerarsi spariti nel nulla.
Il gestore
L’hotel è stato affittato dalla famiglia proprietaria dei muri ad un gestore piemontese per la stagione estiva. “Tra i truffati ci siamo anche noi. Non ci ha pagato parte dell’affitto, e stanno rovinando la nostra immagine”, hanno dichiarato i proprietari. Che ribadiscono: “Noi non c’entriamo nulla”. A quanto risulta, il gestore avrebbe messo in atto lo stesso meccanismo l’estate scorsa in un’altra struttura della vicina Cattolica.
Il gestore in questione è un torinese che vive a Druento. Di lui per ora non ci sono tracce, a parte il ritiro di una notifica che potrebbe portare alla chiusura della struttura. Il Comune aveva posto i sigilli alla struttura venerdì scorso per il mancato rispetto delle norme antincendio. Il provvedimento, però, non era stato ancora notificato perché il gestore ha chiuso la Pec e perché residente nel Torinese. Nei giorni scorsi, quindi, dei messi comunali hanno portato a mano l’ordinanza per depositarla presso il comune di Druento. Atto che è stato ritirato martedì dal gestore che da quel momento ha 72 ore di tempo per chiudere l’attività.
Sul posto, al momento, sono rimasti solo i dipendenti. Dichiarandosi all’oscuro fanno il possibile per mandare avanti la struttura per assicurare un servizio per quei pochi clienti che sono riusciti ad avere una camera.
Le famiglie rimaste senza camera
L’associazione albergatori e Visit Rimini stanno cercando una sistemazione alle famiglie arrivate, alcune con bambini, senza una camera. Operazione non semplice dato il numero elevato dei truffati e il periodo di alta stagione.