Un esemplare di Chelydra serpentina, meglio nota come tartaruga azzannatrice, è stato ritrovato a Collegno. Dalle prime ipotesi la tartaruga è stata messa in libertà appositamente.
Si tratta di una specie considerata pericolosa per l’incolumità pubblica. Pericolosa a tal punto da non poter essere acquistata né tenuta in casa da privati, come stabilisce un decreto del ministero dell’Ambiente del 1996.
Le autorità hanno portato l’esemplare al Centro Animali Non Convenzionali, che hanno allertato il nucleo specializzato dei Carabinieri Forestali di Torino. Così che la tartaruga possa essere affidata a una struttura idonea ed autorizzata.
Chelydra serpentina, nota come tartaruga azzannatrice
È una delle tartarughe d’acqua dolce più grandi, insieme alla tartaruga alligatore. Il suo carapace può raggiungere i 48 cm anche se in genere arriva a circa 25 cm. Il peso varia dai 4,5 ai 6 kg, ma alcuni esemplari allevati in cattività sono arrivati a pesare ben 34 kg.
Ha un corpo robusto, il carapace increspato (più evidente negli esemplari giovani) e una lunga coda. L’apparato muscolare è ben sviluppato, in particolare quello del collo. Che permette di sferrare abili morsi dai movimenti rapidi che ricordano quelli di un serpente (da qui deriva il nome “serpentina”).