(Adnkronos) – L'esonero di José Mourinho da tecnico della Roma scuote anche il mondo dello spettacolo. Sono infatti molti gli attori, i registi e i tifosi vip di fede giallorossa che hanno appreso con sconcerto la notizia, arrivata oggi come un vero fulmine a ciel sereno. E se quasi tutti si schierano dalla parte dello Special One, c'è chi vede nel nuovo allenatore Daniele De Rossi "l'uomo giusto".   "Io sono fra quelli che pensano che l'esonero di un allenatore sia sempre sbagliato, anche se le cose vanno molto male, perché ormai quello ha fatto la squadra intorno al suo pensiero di calcio ed è l'unico che può aiutarla", afferma all'Adnkronos è Alessandro Gassmann, noto attore romano e giallorosso. "Io adoravo e adoro Mourinho, perché è un allenatore fuori dal comune, un uomo intelligente che ha riportato tanta gente allo stadio, quindi gli dobbiamo tanto oltre ad averci fatto vincere una Coppa", sottolinea Gassmann. Il popolare attore romano appare però molto favorevole all'incarico assegnato a Daniele De Rossi come nuovo ct del team giallorosso. "Penso anche, allo stesso tempo, che non ci possa essere uomo migliore di quello che io continuo a chiamare 'Capitan Futuro' (uno degli appellativi di Daniele De Rossi, ndr) in questo momento, con tanti infortuni e con una squadra tecnicamente non eccelsa per dare grinta, forza e coraggio, e farla diventare una squadra che ammette i suoi limiti e le sue potenzialità. Penso dunque sia l'uomo giusto visto che è stata fatta una scelta di questo tipo, quindi in bocca al lupo e buon lavoro al mio Capitan Futuro", conclude Gassmann.  "Sono sorpreso e francamente mi dispiace. Però De Rossi indubbiamente è amato dal popolo romano anche se, certo, non è Mourinho", commenta all'AdnKronos il regista Pierfrancesco Pingitore, tifoso romanista doc. "Certo – afferma Pingitore – De Rossi non è Mourinho ed è una scommessa. Non si capisce da che cosa nasca questa scelta, aspettiamo che ci siano delle spiegazioni da parte della società. Siamo partiti con un super allenatore come il portoghese per arrivare a una bravissima persona e un grande calciatore che, come tecnico, ci deve dare ancora delle prove convincenti. Speriamo bene". "Credevo – dice ancora Pingitore – che bisognasse fare qualcosa, ma che si arrivasse a una soluzione cosi drastica non lo immaginavo minimamente. Ho sempre avuto stima di Mourinho come tutti a Roma, però indubbiamente qualcosa non funzionava e la situazione non poteva andare avanti così. Ma c'è qualcosa che non capisco perché l'avventura di Mourinho era iniziata con altre premesse che poi non si sono realizzate. Il gioco della squadra è un po' una testimonianza di un malessere che evidentemente c'e", conclude il regista e patron del Bagaglino.  ''Provo rabbia e dispiacere perché ormai la Roma è diventata come una stazione di posta, ci sono allenatori e calciatori che vengono qui, guadagnano un bel po' di soldi e poi vanno via o vengono mandati via. Qualcuno una risposta ce la dovrà dare'', dice Massimo Ghini all'Adnkronos. ''Mi sto letteralmente stancando di questa squadra che non fa altro che prendere allenatori e mandarli via. Soprattutto in un momento così difficile per la squadra – sottolinea l'attore – la nostra è la presidenza dei 'muti', cioè di quelli che non parlano mai, che non dicono mai niente''.  Per Ghini ''quando avvengono queste cose sicuramente c’è un cattivissimo rapporto tra lo spogliatoio e l'allenatore, questo è poco ma sicuro. Sicuramente Mourinho avrà sbagliato, ma tanto non ci spiegheranno niente, ci sarà il solito mutismo dei Friedkin, che potrebbe essere il titolo di un romanzo alla Sherlock Holmes. E' chiaro, le cose non stavano andando bene ma noi veniamo da due stagioni in cui siamo arrivati alla finale dell'Europa League, dove c'hanno letteralmente rubato la partita. Ma abbiamo vinto una coppa (la Conference League, ndr)''.   ''Sotto questo repentino esonero di Mourinho c’è sicuramente qualcosa sotto, forse riguarda il caratterino di Mou, deve aver detto qualcosa di forte contro la società. Mi è dispiaciuto molto perché dovevamo conoscerci proprio in questi giorni'', le parole di Lino Banfi all'Adnkronos ''Ho sentito la conferenza stampa di De Rossi e qualcuno della stampa ha parlato di 'transizione' – dice l'attore – è un termine che non mi piace molto perché è freddo come questi presidenti americani che non hanno sentimenti e quindi decidono le cose molto repentinamente''. ''Mi auguro che la 'transizione', visto che qualcuno ha usato questo termine – continua Banfi – duri almeno tre o quattro anni perché De Rossi se lo merita. Daniele ha una grossa responsabilità, ha un bel fardello da gestire a metà campionato''. Tornando all'incontro fissato con Mourinho l'attore racconta: "Mi fece recapitare un messaggio un mesetto fa quando stavo a 'Ballando con le Stelle' – spiega – mi dissero: 'C’è Mourinho che ti vuole conoscere'''. ''Poi lui mi mandò un altro messaggio in italiano, seppure con qualche errore – scherza – in cui mi diceva di essere un mio grande ammiratore e che mi voleva conoscere. Anche se c'è stato questo esonero, manderò lo stesso un messaggio a Mourinho in cui gli scriverò che quello che è successo non pregiudica il fatto che dobbiamo conoscerci, perché io lo ammiro veramente molto'', conclude Banfi.   ''Sono molto dispiaciuto, non si manda via così repentinamente un allenatore del genere senza neanche fargli finire il suo contratto che scadeva a giugno. Sono rimasti tutti sconcertati. E questa è la prima volta che non è uscita una sola notizia dagli spogliatoi della Roma''. Così il comico Antonio Giuliani all'Adnkronos, commentando l'esonero dell'allenatore Josè Mourinho deciso dall'As Roma. "Me lo sentivo che stava per succedere qualcosa perché era un mese che Mourinho cercava di rassicurare i tifosi della Roma – spiega l'attore – era da un po' di tempo che circolavano voci sul fatto che a Mourinho a giugno non gli avrebbero rinnovato il contratto. Lui continuava a smentire ma si capiva che prima o poi se ne sarebbe andato''. "I tifosi romanisti lo amavano molto – continua Giuliani – quasi tutti sono arrabbiatissimi, basta sentire le radio romane sportive per capire lo stato d'animo dei tifosi della Roma. Sicuramente a breve ci sarà un summit a Trigoria. Io credo che se si manda via così repentinamente uno come Mourinho, l'allenatore che ha vinto di più in assoluto nella storia del calcio mondiale, deve essere successo sicuramente qualcosa di grosso, per me ci deve essere stata una discussione con la società''. "Ho sentito la conferenza stampa di Daniele (De Rossi, ndr) – prosegue il comico – sono molto contento per lui, si sta assumendo una grossa responsabilità anche perché è la prima volta che allena in serie A. E' stato messo anche un po' come parafulmine perché nessuno fischierebbe mai De Rossi, Daniele è un pezzo della storia della Roma''. "Ora attendiamo tutti la conferenza stampa di Mourinho, anche per capire che cosa è successo. Sicuramente le cose per la Roma andavano male, non si possono perdere tutte quelle partite, ma per me – ribadisce – la società doveva farlo arrivare almeno fino a giugno, anche per salvaguardare De Rossi'', conclude l'attore.  "Mourinho è un allenatore vincente, secondo me meritava di terminare l'anno perché ci ha abituati a grandi sorprese proprio in dirittura d'arrivo, in momenti decisivi delle stagioni calcistiche". Non ha dubbi il regista Massimiliano Bruno, grande tifoso della Roma. "Lui è un uomo delle semifinali, delle finali, per il bene della Roma valeva la pena di provare a fargli provare a vincere l'ennesima Coppa", aggiunge il regista romano di 'Non ci resta che il crimine'. Nell'apprendere la notizia che il nuovo ct indicato dalla società è l'ex campione romanista Daniele De Rossi, Bruno è però contento: "E' un amico, a cui auguro il meglio e spero che faccia bene perché oltre ad essere stato un calciatore campione del mondo, è anche un tecnico preparato e un uomo stimato nell'ambiente. Conoscendolo, immagino che lui stia realizzando un sogno incredibile, allenare la sua Roma".  "Sono senza parole, sto guardando la tv ma non si capisce bene cosa sia successo. Girava già il nome di De Rossi perciò già era nell'aria che qualcosa stava per succedere ma bisogna vedere cosa c'è nella testa della dirigenze e della proprietà'', afferma l'attore Maurizio Mattioli. ''Forse una scossa serviva, ma più che tecnica, societaria – continua l'attore – perché Mourinho non si discute, è il numero 1, ma non so cosa sia successo. Dalla scalata al quarto posto ora ci troviamo al nono posto ed è una cosa che i tifosi della Roma non meritano. Per arrivare a questo punto qualcuno deve sicuramente aver commesso degli errori, ma deve essere la società a spiegarci cosa è successo'', conclude.   —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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