Appropriazione indebita aggravata: è questa l’accusa per la quale è stato rinviato a giudizio, dal giudice Elena Rocci, un 74enne italiano. L’uomo si è fatto co-intestare i conti da una donna più anziana di lui. Avrebbe così prelevato cifre ingenti acquistando tre immobili e un’auto di lusso.

La malcapitata abita nella zona meridionale della città di Torino. L’uomo era il procuratore speciale della signora. Il processo si aprirà il 22 ottobre 2022 davanti al tribunale del capoluogo piemontese.

Il legale della vittima, Giuseppe Lopedote, nell’udienza preliminare di ieri, lunedì 6 Dicembre 2021, si è costituito parte civile. L’accusa, da parte del Pm Paolo Toso, è che l’uomo avrebbe prosciugato i conti cointestati, rubando 600mila euro.

La vicenda è stata denunciata nel gennaio 2020 da un cugino della vittima. L’uomo risulta essere l’unico parente in vita e ha sporto denuncia, tramite l’avvocato Andrea Bertano.
Era andato a trovare l’anziana insieme alla moglie visto che non rispondeva al telefono. Trovandola svenuta, senza cibo e in condizioni precarie.

Il controllo dei conti correnti ha fatto emergere gli ammanchi che erano iniziati dal 2013. Tra questi anche la vendita di un garage, il cui ricavato è misteriosamente sparito.

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