“E’ necessario avere al tavolo le Associazioni, che hanno la capacità di capire esattamente i bisogni diretti e indiretti delle persone che rappresentiamo, in questo caso si tratta di 7 milioni di persone, potendo facilmente riuscire a costruire una programmazione e una sanità, che recepisca e che si concentri completamente sulla prevenzione e sulla presa in carico a 360 gradi della persona con patologia reumatologica rara”. A dirlo  Italia Agresta, vicepresidente Apmarr Aps Ets – Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare, all’evento di presentazione, a Roma, del report ‘La programmazione sanitaria per l’equità’, condotto da Salutequità. 

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