Una donna, la mattina di giovedì 6 Maggio, ha attratto con forti urla gli agenti del reparto di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale di Torino. Erano in servizio in abiti civili e sono intervenuti nei pressi di una fermata dell’autobus, tra corso Orbassano e via Gessi. Così i ‘civich’ sono scesi immediatamente dall’auto e, interrompendo una discussione molto animata, hanno mostrato i tesserini di riconoscimento alla donna e ai due uomini che erano vicino a lei.
Uno dei due uomini impugnava una lama per taglierino nella mano destra. Uno dei due agenti l’ha notato e, tempestivamente, lo hanno disarmato. L’uomo aveva appena aggredito la donna con un fendente alla schiena. E aveva successivamente minacciato di morte il fidanzato intervenuto in sua difesa.
Aggressione a Santa Rita, l’uomo era temuto nel quartiere
L’ambulanza ha trasportato la donna, di 33 anni italiana, all’Ospedale Mauriziano Umberto I. Giudicata guaribile per la ferita alla schiena in dieci giorni. Secondo la ricostruzione dei fatti è emerso che l’aggressore, 63enne italiano, aveva perseguitato e offeso violentemente la donna.
Sarebbe un uomo già noto nel quartiere. Infatti era conosciuto e temuto nel quartiere, da quanto emerso, per episodi minacciosi nei confronti di altre donne. Ma che fino a oggi non si erano mai concretizzati.
È stato arrestato per minacce aggravate, oltre che per lesioni personali cagionate per futili motivi. Visti i precedenti penali specifici e considerata la pericolosità dell’uomo, il 63enne, su disposizione del Pm, è stato trasportato nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno.