Scuola in Piemonte, tamponi gratis per insegnanti, studenti e bidelli. Il ritorno nelle aule a gennaio sarà accompagnato da uno screening a tappeto del personale docente e non docente delle scuole di ogni ordine e grado. Accompagnato da uno screening modulare, cioè a rotazione, sugli allievi delle seconde e delle terze medie.
Insegnanti e personale della scuola potranno fare i tamponi gratuiti ogni 15 giorni. Un controllo periodico analogo a quello a cui sono sottoposti i lavoratori del servizio sanitario, delle Rsa e le forze dell’ordine per garantire la ripresa della scuola in sicurezza e soprattutto il monitoraggio della curva epidemica all’interno delle classi. Lo prevede il piano Scuola Sicura illustrato oggi dall’assessore all’Istruzione della Giunta Cirio, Elena Chiorino.
Gli studenti saranno testati: solo quelli delle seconde e delle terze medie che dal 7 gennaio tornano in classe per il 100 per 100 del tempo. Circa 75 mila ragazzi che ora tornano a seguire le lezioni dai banchi di scuola.
“Lo screening modulare – ha spiegato Chiorino – ha una base potenziale di circa 75 mila ragazzi, che saranno selezionati su base volontaria. Ai genitori si chiederà di accompagnare i figli negli hot spot una volta al mese, poiché ogni settimana sarà testato un quarto della classe. L’obiettivo è quello di monitorare l’andamento del contagio e contenerlo”.
“Il calendario scolastico – ha rimarcato – è intatto: la ripresa è prevista per il 7 gennaio. L’auspicio è quello di tornare alla didattica in presenza per restarci”.
Nessuno screening per il momento è previsto per i 176 mila allievi delle superiori per i quali la scuola riparte in presenza al 50 per cento con l’obiettivo di salire al 75.
Scuola in Piemonte, tamponi gratis per insegnanti, studenti e bidelli
Dal 4 gennaio tutti i docenti e il personale Ata potranno rivolgersi con cadenza quindicinale ai medici di base per prenotare un tampone gratuito. Dall’11 partirà anche uno screening modulare rivolto a tutti gli studenti delle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado, in base ad un progetto epidemiologico che ha individuato questo cluster come significativo per l’andamento dei contagi.