Nuovo Dpcm di Natale, anti Covid, al centro del confronto governo e Regioni: spostamenti interregionali, shopping, orari e feste di Natale. Contagi ancora troppo alti per concedere libertà di movimento. Ecco le indiscrezioni sul nuovo decreto che verrà firmato.

Shopping, Natale, il nuovo Dpcm anti Covid

Stop agli spostamenti anche tra regioni gialle e mantenere il limite delle ore 22 per la circolazione sono due punti centrali. Lo sostiene il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. “Dopo i sacrifici fatti in queste settimane e guardando anche quelli fatti dagli operatori sanitari. Proponiamo un divieto di mobilità temporaneo anche per le aree gialle”.
”È dovere di tutti noi evitare la terza ondata. Mantenere l’unità tra livelli istituzionali e la leale collaborazione che ha caratterizzato gli interventi più delicati di questi mesi”, ha detto ancora il ministro.

Da quanto si apprende, inoltre, nel corso del suo intervento il ministro della Salute Roberto Speranza avrebbe aggiunto “Resta la divisione del Paese in zone, anche se è ancora in corso il confronto sulla ponderazione degli indicatori”. Dai dati è possibile che tutto il Paese nelle prossime settimane sia in zona gialla.

I dettagli

Alberghi di montagna chiusi per tutte le vacanze natalizie e quarantena per chi decide di trascorrerle all’estero. Impedire gli spostamenti sulla neve. Il governo punta a ‘blindare’ l’Italia chiudendo hotel e resort, questo per evitare di ripetere a Natale gli assembramenti e i contagi di Ferragosto.

Le date non sono fissate, ma l’orientamento dell’esecutivo è far scattare queste nuove disposizioni dal 20 dicembre e mantenerle fino al 10 gennaio. Una misura straordinaria che è destinata a scatenare polemiche e proteste.

La proposta di mediazione, che prevedeva la possibilità di aprire gli impianti di risalita delle piste da sci per gli ospiti degli alberghi e delle seconde case, sarà respinta. La proposta è stata del Veneto, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Province autonome di Bolzano e Trento volevano evitare il tracollo.

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