Il Premier Giuseppe Conte ha convocato gli Stati Generali dell’Economia; l’evento è iniziato sabato 13 giugno e durerà per dieci giorni. Alla kermesse parteciperanno economisti, sindacati, imprenditori, politici e, grazie ai video collegamenti, ci saranno ospiti internazionali. Agli Stati Generali interverranno la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen, Stefano Boeri, la numero uno della Bce Christine Lagarde, Massimiliano Fuksas, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, la direttrice del Fondo monetario internazionale Kristalina Gheorghieva e Renzo Piano. La location in cui si svolgerà l’evento è Villa Doria Pamphiji, a Roma.
Dopo il vertice del centrodestra che si è svolto il 10 giugno, Matteo Salvini (Lega), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Antonio Tajani (Forza Italia) annunciano “il centrodestra è compatto sul no alla partecipazione agli Stati generali organizzati dal governo a Villa Pamphili”, chiedendo di riportare il dibattito in Parlamento (richiesta avanzata anche da una parte del Partito Democratico, che critica anche l’eccessiva durata dell’evento). Antonio Tajani ha però fatto sapere che Forza Italia potrebbe anche decidere di partecipare agli Stati Generali, ma solo dopo una convocazione a Palazzo Chigi da parte di Giuseppe Conte. Anche Salvini si è mostrato disponibile a partecipare, ma solo dietro invito, mentre Fratelli d’Italia resta fermo sulle decisioni prese durante il vertice di coalizione.
Giorgia Meloni dichiara “non mi risulta che la sede del Parlamento italiano sia stata spostata a Villa Pamphilj. Gli Stati generali della Repubblica sono la Camera e il Senato e se Conte intende dialogare con noi può venire in Parlamento. Da sempre siamo disponibili al dialogo. Lo dimostrano le nostre centinaia di proposte, ma in luoghi e occasioni istituzionali. Di sicuro non ci prestiamo alle passerelle a favore di telecamera in sfarzose ville di rappresentanza, soprattutto mentre milioni di italiani rischiano il posto di lavoro”.
Intanto il leader della Lega Matteo Salvini, durante la sua tappa a Reggio Calabria proprio nel giorno di apertura degli Stati Generali, afferma “io preferisco essere a Reggio Calabria e non in villa a Roma dove c’è una brutta aria fra Pd, Cinquestelle, Renzi e compagnia. Hanno convocato professoroni, scienziati, grandi architetti costosissimi ma per me il confronto che ha più valore è quello nelle sedi istituzionali e già dalla prossima settimana, in Parlamento, presenteremo le nostre proposte concrete che emergono dalle esigenze della vita reale dei cittadini e dei lavoratori. Ecco perché ho deciso di venire nel mezzogiorno, per raccogliere le istanze del mondo del lavoro e dell’impresa e di portarle all’attenzione del parlamento”.