Tanta satira, tanto splatter ma anche tanta intelligenza. La serie che parla di ‘supereroi’ in una maniera diversa, prodotta da Amazon Prime Video, è sicuramente irriverente.
The Boys è giunto alla seconda stagione, ma è stata sicuramente una delle più grandi sorprese dello scorso anno. The Boys 1 è stato criticato ma poi apprezzato. Le prime 8 puntate partono da un presupposto: vediamo i supereroi nei video, nei film, ma saranno persone normali nella vita “normale”?
E così è la narrazione, veloce e intrigante come fosse un Marvel, che però vuole mettere a nudo anche le criticità: c’è il supereroe spietato nella realtà ma tenero di fronte allo schermo, quello che approfitta della popolarità per approcciare le ragazze, quello che si “droga” per non perdere il posto, e così via…
Come ogni film, ci sono gli antieroi che, a differenza dei film classici, non si battono per soldi o potere. Si battono per mostrare al mondo che non sono solo “buoni”, in continui intrighi che ti spingono quindi a vedere una puntata dopo l’altra. Forse l’unica parte “etica” tra i protagonisti, che infatti sono condannati da mille peripezie a vivere e combattere di nascosto.
Ma è nella seconda stagione (uscita da pochissimo), ancora più che nella prima, che vengono fuori totalmente i parallelismi con la realtà in cui viviamo. La serie non disdegna le critiche sociali: la gente come risponde a ciò che vede in TV rispetto a ciò che viene raccontato nella realtà?
Non solo critiche all’informazione di massa, all’informazione manipolata o agli “uffici marketing”. Leggendo bene gli episodi si trova anche una grossa critica alla cultura capitalista USA: nessuna etica, solo guadagno e potere, arrivando ad approfittare o manipolare qualunque cosa a scopo di lucro. L’opinione pubblica scende? Tirano fuori un supereroe omosessuale, e così via...
In questi intrecci, c’è anche spazio al “come sono diventati supereroi”? Cosa nasconde la grande torre, casualmente stile “Avengers”? Quindi anche spazio per i complotti.
Una serie senza grosse pretese, geniale nella visione, che si fa guardare e che ai più attenti può fare riflettere: da vedere per gli appassionati del genere, non mancano risate e sangue splatter.