Questa mattina la pavimentazione di piazza San Carlo si è svegliata con una scritta composta da lettere molto grandi. La frase è eloquente: “Ti amo ancora”. È stata tracciata nella notte di oggi, martedì 29 marzo 2022, sulla pavimentazione in porfido della piazza torinese. Materiale utilizzato: gesso bianco.
È leggibile dall’alto dai palazzi del lato ovest, come se fosse destinata a una persona che lavora in uno di questi.
Si dice che sono stati visti una decina di ragazzi agire per eseguire l’enorme scritta.
“Ti amo ancora” in piazza San Carlo: chi è stato?
La scritta sarebbe stata realizzata dall’associazione 2050, che però nega sul suo profilo ufficiale. E sarebbe stata autorizzata (anche se inizialmente era previsto il testo “Ti amo pianeta”).
Il sodalizio fa capo al gruppo musicale torinese Eugenio in Via di Gioia, i cui componenti ieri si trovavano proprio in via Roma, dove sono state tracciate altre scritte. L’iniziativa è stata presa per festeggiare la fine dell’emergenza sanitaria da covid.
Nel pomeriggio è previsto un flash mob, dopodiché la scritta verrà cancellata dall’Amiat a spese della band. Che ha già prenotato il servizio.
La rivendicazione ufficiale
“Qualcuno ha urlato allo scandalo contro la città. Qualcuno non vedeva l’ora di puntare il dito contro i soliti vandali. Qualcuno ha ipotizzato che fosse un’operazione di marketing di un grosso marchio. Non è niente di tutto questo.
È la dichiarazione d’amore di oltre 150 persone che questa notte hanno condiviso 6 ore di partecipazione collettiva, di presidio artistico, di vita vera in una delle piazze più belle di Torino per fare esplodere il proprio sentimento d’amore. Con gessetti da scuola elementare. Scotch di carta e un metro da sartoria. Ti amo ancora. Una dichiarazione d’amore sincera. Una presa di coscienza proattiva verso una Terra che va curata. Verso un mondo economico, sociale e ambientale che va rivoluzionato.
La pioggia, domani, laverà la scritta in pochi minuti. L’aria irrespirabile della nostra città, il consumo disastroso del nostro pianeta, l’inconsistente progetto di futuro per le nuove generazioni resteranno lì, sotto gli occhi di tutti, come da sempre, invisibili. Tutto questo non è più possibile. Siamo stati noi a gridare: ti amo ancora.”