I fatti accaduti venerdì scorso.
Sono appena le 08.30 del mattino ed un uomo ha già 17 chiamate senza risposta impresse sul proprio cellulare. Telefonate partite dal cellulare dell’ex compagno, un trentaduenne di origine romena.
Sta chiedendo un ennesimo confronto. Tanta è la paura di richiamare quel numero: già in passato risentire l’ex aveva significato assistere a scene di gelosia culminate poi in offese, minacce ed aggressioni.
In un’occasione, l’uomo era stato spintonato violentemente e preso a schiaffi, pugni e calci. Da qualche tempo il trentaduenne aveva anche iniziato a presentarsi sotto la sua abitazione in piena notte, o durante il giorno presso il posto di lavoro, per sincerarsi che non fosse altrove.
A volte, la necessità di vederlo era strettamente legata ad una mancanza di soldi, a cui puntualmente sopperiva l’ex compagno. Nel tempo questo atteggiamento aveva generato nella vittima uno stato di ansia e paura costante, che l’ha costretto a rivedere alcuni aspetti della propria vita come pensare di cambiare il numero telefonico, trasferirsi in un’altra casa e rinunciare ad avere una normale vita sociale, temendo per l’incolumità di chiunque venisse trovato in sua compagnia.
Quel venerdì mattina, per paura di ripercussioni nei suoi confronti, accetta di incontrare lo stalker in corso Regio Parco. Immediatamente uno schiaffo all’indirizzo della vittima e la richiesta di seguirlo fino a casa. Una pattuglia in transito vede i due uomini discutere ed interviene.
Entrambi rispondono di essersi incontrati casualmente, ma lo stato d’animo dell’uomo lascia trasparire il proprio malessere e, dopo averne raccolto la querela, gli agenti della Squadra Volante arrestano il trentaduenne per atti persecutori. Lo straniero, inoltre, è stato denunciato per ricettazione in quanto trovato in possesso di una tessera sanitaria risultata essere provento di furto.