Il tema del messaggio di capodanno di Alberto Cirio è stato centrato, ovviamente, sulla crisi del 2020 tra covid e problemi economici mondiali, non solo per il Piemonte.
Il messaggio parte con l’esaltazione del vaccino, come arma in più nella lotta contro il covid. E il tamtam sui social degli “scettici” è partito a gran voce. Probabilmente gran parte dell’elettorato di Cirio preferiva meno enfasi sul vaccino? O il mondo più scettico (non parliamo dei negazionisti) è più a destra?
La caduta sulla resistenza
Poi il presidente del Piemonte chiede unità tra le Istituzioni per “lasciarsi alle spalle le divisioni politiche e ideologiche per pensare solo al Piemonte“.
Una cosa che non fa subito dopo, quando crea il parallelismo tra la “lotta al covid” e la “lotta dei nostri nonni partigiani“. Nel video parla della “storia gloriosa del Piemonte, che ha fatto l’Italia. La forza dei nostri nonni per vincere le battaglie della resistenza, con la stessa forza dobbiamo farcela anche noi”. Non è un segreto che gran parte dell’elettorato di Cirio (o delle forze di coalizione) abbiano perlomeno simpatie sovraniste, quindi più vicine ad una idea nazionalista, rispetto al dopoguerra filo-atlantista. Ma anche e soprattutto sulle politiche di Mussolini rispetto alle lotte partigiane in Italia.
Gli elettori ci ironizzano sopra e lo sbeffeggiano con meme e condivisioni, in un modo che si può riassumere così “voti a destra, e senti le stesse cose che direbbe uno del PD”. Cosa faranno i membri della giunta che non sono concordi con le sue parole? Probabilmente nulla, il ‘potere’ vale più di tutto. Anche delle idee?