Al Politecnico di Torino, presso l’Aula Magna “Giovanni Agnelli” di corso Duca degli Abruzzi 24, inizio concerti ore 18.
L’ultimo quartetto
Quartetto Auryn, con Matthias Lingenfelder al violino, Jens Oppermann al violino, Stewart Eaton alla viola, Andreas Arndt al violoncello e Franz Joseph Haydn.
Quartetto in re minore op. 103 Hob III: 83
Ludwig van Beethoven Quartetto in fa maggiore op. 135
Franz Schubert Quartetto in sol maggiore op. 161 D 887
Ultima verba, verrebbe da dire, ovvero in assoluto l’estrema composizione, entro il genere del quartetto, condotta a termine dai rispettivi autori in programma, Haydn, Beethoven e Schubert: le cui vicende umane e artistiche si intersecano significativamente. Pagine che assumono il valore di vero e proprio testamento spirituale, o quantomeno consentono di apprezzare l’evoluzione del genere praticato dai tre musicisti in ambito viennese, in bilico tra Classicismo e ormai incipiente temperie romantica.
Quartetto Auryn
Da oltre un quarantennio Auryn, l’amuleto della Storia Infinita di Michael End, è il simbolo che accompagna uno fra i più celebri quartetti d’archi oggi in attività nel mondo. Nel corso della sua carriera si è esibito in tutti i centri nodali della vita musicale internazionale e nei festivals più rinomati: Lockenaus, Gstaad, Bregenz, Lucerna, Kuhmo, Schleswing-Holstein, Beethovenfest, Berliner Festwochen, Salisburgo, Edimburgo, nelle Fiandre. Accanto alle regolari tournée negli Stati Uniti ha suonato in Russia, America del Sud, Australia e Giappone. I quattro musicisti che ancor’oggi lo compongono hanno seguito gli insegnamenti del Quartetto Amadeus e del Quartetto Guarneri. Premiato nel 1982 all’ARD-Wettbewerb di Monaco e all’International String Quartet Competition di Portsmouth, nel 1987 riceve il primo premio al Concorso delle Radio Europee; è quartetto in residenza al Festival Schubert della Georgetown University di Washington e ogni anno è invitato alle giornate musicali di Mondsee (Austria). Particolare successo ha ottenuto il ciclo di otto concerti alla Tonhalle di Düsseldorf dedicati alla musica da camera di Schumann, realizzati assieme alla violista NobukoImai, a Brigitte Fassbaender e al Quartetto Prazak (2000-2001).
Da anni si dedica alla musica contemporanea, eseguendo in prima assoluta numerose opere di apprezzati compositori: Peter Hamel, Maria Cecilia Villaneuva, Charlotte Seither, Brett Dean. Fra i partners del quartetto si ricordano: Gerard Caussé, Eduard Brunner, Tabea, Zimmermann, Boris Pergamenschikov, Dietrich Fischer-Dieskau, Alexander Lonquich, Peter Orth, Michael Collin. L’ensemble ha proposto a Washington e a Padova il ciclo dei Quartetti di Beethoven e a Essen quelli di Schönberg. Vincitore del Diapason D’Or per l’integrale dei Quartetti di Schubert (Tacet), del DeutschenSchallplattenKritick per le opere di Hugo Wolf e del CD Classic Award per i Quartetti di Beethoven, il Quartetto Auryn svolge attività didattica di musica da camera presso la Musikhochschule di Detmold. La formazione ha eseguito per la Radio di Colonia e per gli Amici della Musica di Padova l’integrale dei Quartetti di Haydn e la loro registrazione per Tacet è stata premiata con l’EchoKlassik (2009) e il DeutscheSchallplattenKritik (2011). Il Quartetto ha realizzato per dodici anni un proprio festival internazionale di Musica da Camera ad Este e attualmente è responsabile artistico del Festival di musica da camera di Mondsee nel salisburghese.
Matthias Lingefelder suona uno Stradivari del 1722 che fu di Joseph Joachim, Jens Oppermann un Petrus Guarneri appartenuto al Quartetto Amadeus, Stewart Eaton una viola Amati del 1616 (già del Quartetto Koeckert) e AndrasArndt il violoncello Niccolò Amati già di proprietà del Quartetto Amar (entro il quale suonava Paul Hindemith).