Bra, l’impiegata in oggetto è stata condannata in primo grado per lesioni aggravate: nella loro agenzia assicurativa c’era aria di tagli e lei voleva salvarsi a scapito della compagna di ufficio.

Agenzia assicurativa di Bra, in provincia di Cuneo, temendo di essere licenziata, per mesi avrebbe versato forti dosi di ansiolitici nel cappuccino della collega, una donna di 53 anni, la quale ha sempre negato l’accusa, è stata condannata a 4 anni di reclusione dal tribunale di Asti, con rito abbreviato.

Dall’ottobre 2017, secondo l’accusa, in tempi di tagli al personale, la donna aveva iniziato a versare delle benzodiazepine nel cappuccino della collega, quando le due andavano nel bar a fianco, per la pausa caffè. Quasi subito la vittima ha iniziato ad accusare sintomi e dolori, tanto da stare a casa per malattia e, contemporaneamente, notando che una volta lontana dal lavoro i sintomi diminuivano.

La vittima, aveva cominciato a sospettare del cappuccino nella pausa caffé tanto che per un periodo aveva deciso di sospendere il “rito” del mattino con grande disappunto della collega.  

I carabinieri – che hanno condotto le indagini – hanno poi seguito la sospettata al bar notando che prima di portare il vassoio in ufficio aggiungeva qualcosa in una delle tazzine. In alcune di queste occasioni la dipendente è stata anche filmata dagli investigatori. 

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