Nella notte del 24 gennaio, striscioni firmati CasaPound sono comparsi in diverse città italiane con la scritta “Viva M, figlio del secolo”, scatenando polemiche e discussioni. Il messaggio richiama chiaramente la serie televisiva ispirata al libro di Antonio Scurati dedicato alla figura di Benito Mussolini, alimentando il dibattito su un tema che divide ancora l’opinione pubblica.

CasaPound spiega il significato del messaggio

In un comunicato, CasaPound chiarisce il senso della provocazione: “Siamo ancora fermi a discutere di Mussolini, come se fosse centrale per l’Italia di oggi”, affermano. Il movimento sottolinea come le polemiche attuali sulla serie siano l’espressione di una sorta di “amore frustrato” verso Mussolini, che, a loro dire, si trasforma in odio per paura di ammettere un’attrazione irrazionale.

“‘Voi mi odiate perché mi amate ancora’, disse Benito Mussolini ai suoi ex compagni socialisti,” ricorda CasaPound, rilanciando la frase per sottolineare quanto il dibattito su di lui, a distanza di oltre un secolo, sia ancora vivo. Il movimento si interroga sul perché l’Italia, pur affrontando sfide cruciali per il futuro, continui a concentrarsi su figure storiche del passato in modo così divisivo.

Social e reazioni pubbliche

Con gli striscioni “Viva M, figlio del secolo”, CasaPound ha saputo catalizzare l’attenzione su un tema delicato e divisivo, utilizzando una provocazione che riporta il passato al centro del discorso pubblico. La discussione sul significato di questa frase e sul suo contesto storico è solo all’inizio, in un’Italia ancora profondamente legata a temi del Novecento.

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