(Adnkronos) – Si è tenuto ieri l’evento di presentazione del nuovo numero di WAVE – Smart Mobility Magazine “Destinazione net zero. Verso la decarbonizzazione dei trasporti” che attraverso le tre macroaree dedicate alla mobilità via terra, mare e cielo, affronta il tema cruciale per tutti i settori della mobilità. Il filo conduttore del dibattito è stato il tema della decarbonizzazione, che attraversa in maniera trasversale tutte le verticali della mobilità: trasporto su strada, trasporto marittimo e trasporto aereo. Tre sono state le sessioni analizzate, ciascuna dedicata a una delle verticali – terra, mare, cielo – a cui hanno preso parte stakeholder istituzionali, top management di aziende e rappresentanti di associazioni di settore. Tra i tanti interessanti contributi Fabio Pressi, CEO e Presidente di A2A E-Mobility ha detto: "La decarbonizzazione e la mobilità elettrica devono necessariamente dialogare con lo sviluppo tecnologico e il settore delle infrastrutture deve tener conto dell'evoluzione dell’automotive, perché sono sempre più interconnessi. Gli operatori dell’e-mobility devono avere una strategia a lungo termine: A2A, oggi il terzo player in Italia in questo ambito, ha un piano al 2035 che prevede mezzo miliardo di investimenti e 34.000 punti di ricarica su scala nazionale. Tra i nostri obiettivi c’è anche la realizzazione di un'infrastruttura diffusa e con questo fine stiamo operando con una logica che ci differenzia nel panorama nazionale, proprio perché vogliamo garantire che la rete pubblica sia facilmente accessibile e capillare".
 


Ha poi continuato
 Pressi:

“A gennaio abbiamo inaugurato a Milano le City Plug, le prime colonnine dal design compatto, e tra questo e il prossimo anno arriveremo a dotare la città di 4.000 punti di ricarica. Le City Plug portano su strada le wallbox domestiche per dare un'alternativa a chi oggi non riesce a ricaricare presso la propria abitazione: non sovraccaricano la rete elettrica e rispettano l'arredo urbano, si possono installare anche all'interno dei pali della luce, senza richiedere il parcheggio riservato solo alle auto elettriche. Pensiamo, e siamo i primi in Italia a farlo, che l'evoluzione della ricarica in città passi da questo modello – che auspichiamo possa essere replicato in altri contesti – integrato con l'infrastruttura ad alta potenza negli snodi di interscambio, per dare un servizio anche a chi deve spostarsi da una città all'altra. La transizione all’elettrico richiede una visione a lungo termine: affinché l'industria abbia una direzione su cui far poggiare le proprie strategie è importante parlare di pluralità tecnologica e prendere decisioni chiare."
 Mentre Marco Santucci, CEO di Jaguar Land Rover Italia ha affermato: “Ci sono tanti investimenti che le case automobilistiche, piuttosto che i governi, stanno mettendo sul piatto per la transizione ecologica del settore automotive. Tutte le case automobilistiche hanno già investito nella transizione, quindi nella riduzione di quello che può essere l’impatto della produzione delle macchine e dei materiali utilizzati, portando le case auto ad avere dei piani che puntano alla decarbonizzazione entro i prossimi dieci anni. Jaguar Land Rover ha il traguardo di diventare nel 2039 un'azienda net zero, quindi che riesce totalmente, tra le emissioni che fa in fase di produzione e quelle in fase di utilizzo del prodotto stesso, a non avere un impatto sull'ambiente. Nel 2035 tutti i nostri brand avranno modelli solo elettrici; nel 2030 avremo dimezzato le emissioni di CO2 rispetto al 2019; nel 2025 avremo introdotto un brand solo elettrico, Jaguar che abbandonerà definitivamente le motorizzazioni termiche Per fare questo siamo partiti nel 2018 con una strategia fortissima che punta alla materialità, quindi a cambiare l'utilizzo dei materiali solo di origine sostenibile mettendo in atto il riciclo e l'economia circolare, uno degli aspetti più importanti della decarbonizzazione.”
 —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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