Che la ZTL prevista dalla giunta di Chiara Appendino fosse folle era già palese. Bastava parlare con qualunque commerciante o avventore del centro cittadino per capire e vedere che non soddisfava nessuno, tranne ai (pochi) piccoli fans di Appendino.
La motivazione del dietrofront è imputato alla crisi data dal covid, “sono cambiate le analisi” e “dovremo rivedere tutto” sono le frasi che escono dalla sala rossa. Possiamo però vedere chiaramente che ora che la ZTL è libera, i flussi di traffico non sono quelli raccontati stile post-Chernobyl dall’assessore Lapietra in questi 4 anni.
Le critiche su questo progetto sono arrivate da tutte le parti, in prima fila dai commercianti che hanno investito sul centro di Torino che hanno sempre contestato il progetto perchè avrebbe solamente congestionato il traffico ai “lati” della ZTL, creando più traffico in altri luoghi anzichè limitarlo. Come succede oggi, tra l’altro (o almeno in era pre-covid), quando tra le 10,15 e le 10,45 c’erano le code di auto che aspettavano l’ok per entrare.
La ZTL attuale, inserita nell’era Fassino, fermava il traffico in centro dalle 7.30 alle 10.30. Quella che volevano i 5 stelle era una ZTL prolungata fino alle 19,30, salvo pagare un ticket di 5€ per entrare (che avrebbe anche garantito 2 ore di posteggio). Dicono dal Comune che “la ZTL attuale è inutile” ed è vero. Ma la soluzione probabilmente è toglierla, non prolungarla e permettere l’ingresso solo a chi paga. Questa si chiama ennesima tassa e non Zona a Traffico Limitato.
Per fortuna pare con la scusa del covid questa follia si è fermata. Probabilmente anche in vista delle elezioni del 2021, dato lo scontento che portava?