Un centinaio di immigrati provenienti da Lampedusa potrebbero trascorrere la loro quarantena Covid all’interno del centro di accoglienza di Settimo Torinese, mentre altri 46 saranno dirottati in quello di Castello d’Annone in provincia di Asti. Per il gruppo Lega Salvini Piemonte a Palazzo Lascaris è la riprova del fallimento delle politiche di questo governo che, neppure nel mezzo della pandemia, ha preso le adeguate contromisure per fermare gli sbarchi.
“Il premier Conte e il ministro dell’Interno Lamorgese aprono i porti e il nostro Piemonte si trasforma in un campo profughi – è il commento del capogruppo della Lega Alberto Preioni -, accogliendo clandestini di cui non sappiamo nulla, a iniziare dalle loro condizioni di salute. I nostri territori non possono subire un possibile ritorno della pandemia come è già accaduto in altre regioni come la Basilicata, dove sono divampati nuovi focolai all’interno dei centri di accoglienza che ospitano proprio gli immigrati provenienti da Lampedusa. Il governo dell’accogliamoli tutti sta mettendo a rischio la salute dei nostri cittadini”.
“La Regione ed i piemontesi stanno impiegando tutti gli sforzi possibili per ripartire dopo il duro colpo inferto dal Covid – aggiunge il consigliere segretario Gianluca Gavazza – non possiamo permetterci il lusso di rischiare alimentando nuove preoccupazioni nei cittadini, specie nell’attuale contesto di post emergenza sanitaria. Stiamo lavorando affinché ritorni in Piemonte il turismo, quello che paga, non vogliamo essere noi a dover pagare la presenza degli immigrati.”
“Grazie alle insensate politiche di accoglienza del governo giallo-rosso – conclude Andrea Cerutti, vicepresidente del gruppo Lega Salvini Piemonte in consiglio regionale – un centinaio di migranti potrebbe presto partire da Lampedusa e raggiungere il centro della Croce Rossa di Settimo Torinese. Se questi nuovi arrivi dovessero essere confermati, ci troveremmo per l’ennesima volta a subire un’imposizione dall’alto in materia di immigrazione”