Cinque dipinti del 700 erano stati rubati 23 anni fa, commissionate all’artista lombardo Francesco Antoniani e raffiguranti episodi della Vita di Mosè. Torneranno nel castello di Moretta, in provincia di Cuneo, 23 anni dopo il loro furto.

I carabinieri del nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di TORINO le hanno ritrovate. Monitorando il mercato delle aste: erano state messe in vendita sotto falsa identità fingendo una eredità. Ma senza documenti che ne comprovassero la legittima appartenenza.

I dipinti del 700 rubati nel 1998

Le tele erano state rubate nel 1998 da una banda di ladri, che aveva trafugato dal castello privato anche altre opere. Per un valore complessivo stimato all’epoca in 160 milioni delle vecchie lire. Riconosciute tra quelle in vendita sul sito di una nota casa d’aste piemontese, i carabinieri hanno avuto conferma che si trattasse delle opere rubate. Grazie al riscontro fornito dalla “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”. Ovvero il più grande database di opere d’arte rubate al mondo gestito dai carabinieri del nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale.

Lo strumento è in grado di contribuire, anche a distanza di molto tempo, alla ricomposizione di importanti collezioni d’arte. Con la restituzione ai legittimi proprietari di preziosi e unici beni ormai creduti dispersi.

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