Amazon dà l’elemosina ai suoi dipendenti? Il colosso del commercio elettronico dopo aver aumentato le proprie azioni dell’80% e aver accresciuto il patrimonio del suo fondatore di ben 74 miliardi di dollari in questo anno solare, decide di distribuire 500 milioni di dollari ai sui dipendenti della logistica. Praticamente meno di un decimo dei profitti complessivi del colosso.

In questo modo l’azienda pensa di premiare i suoi dipendenti per un anno. Un premio all’insegna del Covid, ha visto migliaia di aziende chiudere in favore di colossi come Amazon che, sfruttando la rete, sono riusciti a garantire i prodotti che diversamente non potevano essere garantiti dalla piccola distribuzione.

I premi di Amazon ai dipendenti è un contrattacco dopo le proteste?

In Francia e in Italia aumentano coloro che denunciano l’arricchimento spropositato del colosso, che oltretutto non paga le tasse sui territori dove opera. Amazon contrattacca (o almeno pensa di farlo) riconoscendo solamente 300 euro lordi agli “impiegati a tempo pieno”. Un importo invece riproporzionato “se lavorano con contratti part-time” spiega di Dave Clark, vice presidente delle Operations di Amazon.

Amazon pensa così di accontentare i propri dipendenti. Ma è evidente lo squilibrio fra l’arricchimento sproporzionato della multinazionale e una “elemosina” che sa di beffa verso il lavoratori dell’azienda Americana. Accusata molte volte, tra l’altro, di sfruttare la salute dei propri lavoratori.

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