Le banche sono sorte nel periodo medievale come mere “camere di compensazione”. Chi doveva recarsi da un luogo ad un altro senza volere correre rischi di essere depredato depositava i propri denari, allora aventi valore intrinseco perché espressi in oro, presso il “caveau” della banca del luogo in cui si trovava. E poteva fare affidamento sullo stesso quantitativo di denaro presso il “caveau” della banca del luogo di destinazione.
Successivamente le banche hanno incrementato questa attività con quella della raccolta e del prestito del denaro alle famiglie ed alle imprese. I depositi, ovvero i versamenti effettuati dai risparmiatori nelle casse delle banche, venivano adeguatamente remunerati. Nel prosieguo di tempo l’acquisizione di un innaturale potere da parte del sistema bancario ha creato l’attuale situazione in forza della quale non è più possibile per i privati detenere grandi volumi di denaro contante. Perché vietato da leggi volute dal potere finanziario e promulgate da Parlamentari al suo servizio ed i depositi bancari sono penalizzati da interessi passivi, che assumono connotazione di una vera e propria forma di espropriazione se non di appropriazione indebita.
Questa situazione illogica è determinata dalla circostanza che in passato lo Stato ed il Sistema Politico controllavano il potere finanziario, mentre oggi ne vengono controllati. L’evoluzione di questo processo di progressiva diffusione del pre-potere della finanza si è concretizzata nel superamento del concetto di Stato Nazionale e di Sovranità a favore di un sistema di governo sovranazionale in cui le linee guida vengono definite e dettate dalla Banca Centrale.
In questo contesto di prevaricazione i politici sono divenuti null’altro se non i servili camerieri del sistema bancario. Non possono non sovvenirci le parole ed il Pensiero di Ezra Pound, quando affermava come “l’usuraio distruggerà ogni ordine sociale, ogni decenza, ogni Bellezza”.