La situazione Covid, impone secondo il protocollo dato dai vari Dpcm, il distanziamento sociale e comunque l’obbligo di indossare quantomeno la mascherina per evitare la propagazione del virus.

E così sono vietati gli assembramenti ed è imposto l’uso obbligatorio delle mascherine sia al chiuso che all’aperto. Ma le regole non valgono per tutti: e così in una zona franca ormai come Barriera di Milano, il divieto di assembramenti e l’obbligo della mascherina per molti stranieri, in buona parte clandestini e spacciatori, sembra non valere e soprattutto chi di dovere non riesce ad imporre la normativa.

Lo sa bene Alberto Barona residente in Barriera, da anni in prima linea come cittadino e con il suo comitato, contro spaccio e degrado nel suo amato quartiere che ci manda le istantanee di assembramenti alla luce del sole e al buio della notte, di uomini senza mascherina.

Barona voce dei cittadini esasperati della zona dichiara: “Tutti gli spacciatori si sono spostati da via Scarlatti/Montanaro ai giardini di largo Palermo, vogliono chiudere i negozi e ci obbligano a mettere la mascherina poi ci ritroviamo in questa situazione, tutti senza mascherina e assembrati, e nessuna forza di polizia che riesce ad imporre le disposizioni anti covid”.

E aggiunge: “le regole in questo quartiere non valgono per tutti, gli spacciatori, immigrati irregolari sul nostro territorio, sanno di essere sostanzialmente impuniti, mentre noi residenti storici del quartiere siamo costretti ad ottemperare agli obblighi che le disposizioni anti Covid ci impongono”.

L’ennesimo grido di rabbia da chi da anni è costretto a convivere con la delinquenza e il degrado nel quartiere e che lo vede ogni giorno sempre più in mano a delinquenti e spacciatori, per lo più clandestini.

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