(Adnkronos) – "Il ruolo dell'innovazione nell'industria chimica è assolutamente cruciale per garantire la competitività del nostro sistema industriale. Ad oggi le aziende sono messe a dura prova dalle inevitabili ripercussione, restrizioni ed incertezze legate alla transizione ecologica, energetica, digitale nonché dall’attuale scenario geopolitico. Non bisogna quindi dimenticare che la chimica è pervasiva, ha carattere traversale ed ha un impatto diretto su tutte le altre filiere costituendone a tutti gli effetti “l‘abilitatore tecnologico. Rendere la nostra chimica sempre più competitiva e verde, in grado di generare soluzioni innovative permette,quindi, di mantenere una solida base industriale nei settori tradizionali e contribuire allo sviluppo dei settori di frontiera e all’avanguardia. Se vogliamo perseguire gli obiettivi legati alla sostenibilità ambientale salvaguardando le aziende, essere competitivi e sempre più’ autosufficienti e meno dipendenti dai paesi terzi, dobbiamo essere consapevoli che l’innovazione chimica è il motore della competitività nazionale, del progresso economico, sociale e ambientale del nostro Paese". Così all’Adnkronos Ilaria Di Lorenzo, vicepresidente di Federchimica con delega a Ricerca e Innovazione in occasione dell’Assemblea pubblica 2024 di Assobiotec – Federchimica dal titolo "Competitività: il nodo della ricerca, il ruolo dell’impresa" che si è tenuta oggi a Roma. "Per sviluppare il biotech in Italia – aggiunge Di Lorenzo – è fondamentale incentivare e agevolare sempre di più una collaborazione pubblico-privato al fine di rafforzare un ecosistema nel quale creare una forte sinergia tra mondo accademico, enti di ricerca, industria ed istituzioni. Quello della ricerca è un lungo percorso che richiede il necessario coinvolgimento strategico di tutti i soggetti interessati". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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