Una decisione che in molti hanno scelto per oggi, soprattutto titolari di bar in previsione dell’entrata in vigore delle nuove misure anti Covid, che per le zone rosse come il Piemonte prevede la chiusura di bar e ristoranti.
In tante, le attività che hanno deciso di non usufruire dell’asporto, in quanto, “economicamente non varrebbe la pena per le spese del food cost da affrontare rapportate alle richieste“. E in tutta la giornata di ieri si sono adoperati per pulire e chiudere i loro locali prima della ‘chiusura’. “Una fatica notevole con non poche spese di cibo da smaltire e conservare”
Un annuncio forse troppo tardivo quello del Premier Conte dove annunciava di slittare a venerdì 6 novembre la partenza del nuovo DPCM e le annesse regole. Una scelta fatta appositamente per aiutare tutti l’organizzazione lavorativa al meglio, ma arrivata a fine di una giornata lavorativa dove molti si erano già impegnati nella corsa alle normative.
Anche il caffè Torino non ha aspettato l’entrata in vigore delle nuove misure, lo storico locale della centralissima piazza San Carlo, inaugurato agli inizi del Novecento, è chiuso da questa mattina. Il motivo potrebbe essere lo stesso di altri o semplicemente una scelta di sicurezza.
Le sue serrande abbassate sono il simbolo di un capoluogo piemontese che sembra tornato indietro al lockdown della scorsa primavera, le strade deserte e le attività chiuse.