(Adnkronos) – Epic Games, l'azienda creatrice di Fortnite, ha ottenuto una vittoria importante contro Google, accusato di pratiche anticoncorrenziali. La giuria nel caso Epic contro Google ha ritenuto che l'azienda tecnologica gestisse in modo illegale un monopolio sui dispositivi Android attraverso il suo Google Play Store. Le conclusioni della giuria hanno evidenziato che Google abusava del legame tra il suo negozio di applicazioni e i servizi di fatturazione per danneggiare aziende come Epic Games. Inoltre, gli accordi di distribuzione stipulati con produttori di videogiochi come Activision, Ubisoft, Square Enix e altri sono stati giudicati monopolistici. Nonostante ciò, la decisione sulle misure da adottare per risolvere questi problemi è ancora in sospeso, e Google ha già annunciato che farà appello. Epic Games ha dichiarato sul suo blog: “La sentenza di oggi rappresenta una vittoria per tutti gli sviluppatori di app e consumatori nel mondo. Dimostra che le pratiche del negozio di app di Google sono illegali e che abusano del loro monopolio per imporre tariffe esorbitanti, limitare la concorrenza e ridurre l'innovazione.” Il processo è stato segnato da episodi che hanno attirato l'attenzione di tutto il mondo. Tra i più rilevanti, Google avrebbe distrutto prove e organizzato accordi segreti con produttori di smartphone e case di videogiochi. Secondo quanto emerso, Google avrebbe speso miliardi nel cosiddetto “Project Hug” per convincere aziende come Activision a non lanciare negozi di app concorrenti, mantenendo così il controllo completo sul mercato Android. La sentenza contro Google è in netto contrasto con il caso di Epic contro Apple, dove Epic ha ottenuto un successo parziale. In quel caso, Epic aspetta ancora di vedere se la Corte Suprema accetterà il suo appello. Il caso contro Apple ha stabilito che, sebbene non fosse considerata un monopolio, non poteva più vietare alle aziende di informare gli utenti su come effettuare pagamenti diretti piuttosto che attraverso l'App Store. Questa vittoria di Epic nel caso contro Google potrebbe avere effetti significativi nel settore dei giochi per dispositivi mobili e oltre. Ad esempio, Microsoft, che ha acquisito Activision Blizzard per 69 miliardi di dollari, potrebbe beneficiare di una frammentazione dei monopoli dei negozi di app per smartphone. I regolatori dell'UE stanno esercitando pressioni su Apple e Google per aprire le loro piattaforme mobili ai concorrenti, con regolamenti che entreranno in vigore nel 2024. Queste regole, anche se valide solo in Europa, potrebbero incoraggiare altri paesi, come gli Stati Uniti, ad adottare requisiti simili. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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