Lunedì 31 luglio, alle ore 19.00, una trentina di genitori ha manifestato davanti alla sede Rai di via Verdi. Il flashmob si è svolto in occasione dell’autoproclamata ‘giornata nazionale dei bambini strappati’. I manifestanti, con in testa Salvatore Salerno del comitato ‘famiglie unite per i bambini’, hanno esposto un cartello con su scritto ‘giornata mondiale dei bambini strappati’. Presente anche Matteo Rossino (da poco entrato nella Lega di Salvini), da sempre al fianco delle famiglie dei bambini allontanati.

Le parole dell’On. Elena Maccanti

A sostegno dell’iniziativa anche l’onorevole della Lega Elena Maccanti, che pur non presente in quanto impegnata con i lavori parlamentari, ha voluto, tramite un post sui social, trasmettere tutta la sua vicinanza all’iniziativa. “Su questo tema – ha scritto la Maccanti – forte è l’impegno della Lega a tutti i livelli istituzionali. In questa legislatura la Regione Piemonte, grazie alla determinazione dell’assessore Chiara Caucino, ha approvato la legge Allontanamento Zero e proprio in questi giorni sono stati stanziati 22 milioni di euro per interventi a sostegno della genitorialità e per la prevenzione degli allontanamenti dal nucleo familiare d’origine.
A livello parlamentare – continua – occorre ripartire dalla Commissione di inchiesta voluta dalla Lega nella scorsa legislatura e guidata dalla brava collega Laura Cavandoli, che ha interrotto i suoi lavori per le elezioni anticipate.
Bisogna continuare a tenere alta l’attenzione e proseguire la battaglia per restituire a migliaia di bambini il diritto a crescere in famiglia, con i propri genitori. Anche con iniziative simboliche ma significative – conclude l’onorevole – come l’istituzione della Giornata nazionale dei bambini strappati, il 31 luglio, proposta che intendo promuovere e sostenere, perché sui minori strappati e sui loro genitori non cada mai l’oblio”.

L’intervento di Chiara Caucino (assessore ai servizi sociali della Regione Piemonte)

Anche l’assessore ai servizi sociali della Regione Piemonte Chiara Caucino, che nella corrente legislatura regionale si è impegnata con la legge «Allontanamento Zero» ha inviato una nota di supporto. E’ con dispiacere – dichiara la nota – che ho potuto essere in mezzo a voi per il flashmob che avete organizzato per promuovere, attraverso l’interessamento parlamentare dell’onorevole Maccanti, sostenuto anche dalla sottoscritta, a livello regionale, l’istituzione della Giornata Nazionale dei Bambini strappati, il 31 di luglio di ogni anno.

Chi, come voi, mi conosce sa quanto dal primo giorno di questa legislatura abbia lavorato nella convinzione – supportata dai dati – che troppi allontanamenti siano assolutamente evitabili, considerando anche il dramma che causano alle loro famiglie, ma soprattutto e principalmente ai minori stessi.

Per questo mi sono impegnata a tradurre il mio pensiero in azione con una legge, «Allontanamento Zero». Finalizzata proprio a minimizzare gli allontanamenti, partendo dal dato che più dell’80 per cento degli stessi potrebbe essere evitato lavorando sulle famiglie. Quella che sono riuscita – prosegue – dopo mesi e mesi di confronto, ma anche di battaglie contro un intero sistema, a ottenere è una norma che punta, come detto, sugli interventi alla radice, sulle famiglie, che previene gli allontanamenti evitabili e, al contrario di quanto hanno sostenuto certi mei oppositori, è estremamente severa nel caso – minoritario per fortuna – di abusi, violenze e maltrattamenti. Casi in cui l’allontanamento deve essere eseguito il prima possibile, sempre nell’unico interesse del minore.

La legge “Allontanamento zero”

Ora posso dirvi con orgoglio che dalle carte siamo passati ai primi, significativi, passi. Proprio nelle scorse settimane la Giunta regionale ha stabilito che quest’anno gli interventi previsti a sostegno della genitorialità e per la prevenzione degli allontanamenti dal nucleo familiare d’origine vengano finanziati con 22 milioni di euro: per la prima volta, in Piemonte una cifra di tale portata viene vincolata proprio per lavorare sulla famiglia e prevenire il disagio famigliare. Si tratta, quindi, – conclude – della prima azione concreta e reale derivante dalla nuova legge, che inizia così a dispiegare i suoi effetti. Con, sostanzialmente, un unico obiettivo: tutelare con tutti i mezzi a disposizione i minori e lavorare sulle famiglie in modo che nessun bambino o adolescente sia più costretto a vivere in contesti famigliari non adeguati o, peggio, degradati”.

Occorre quindi favorire il rafforzamento della rete formale e informale a sostegno della famiglia, prevenendo le situazioni di marginalità e isolamento, evitando così traumi inutili e dannosi. E per far sì che, in un futuro non lontano, non si debba davvero più parlare di «bambini strappati», una definizione che, solo a sentirla, mi fa piangere il cuore. Auspico – infine – che presto la Giornata Nazionale dei Bambini stappati, il 31 luglio, diventi realtà”.

L’intervento di Matteo Rossino

Il sistema Bibbiano non è sconfitto. Ancora troppi bambini vengono portati via ingiustamente dai propri genitori per poi essere rinchiusi in strutture che, molto spesso, non fanno i loro interessi. Chiediamo che il 31 luglio diventi ufficialmente la giornata nazionale per i bambini strappati dalle proprie famiglie. L’interesse delle istituzioni è fondamentale, – conclude Rossino – per questo ringrazio di cuore l’On Elena Maccanti per la sensibilità dimostrata, sicuro che porterà la voce della Lega in Parlamento come io faccio in strada al fianco di queste persone.”

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