La prima apparizione avviene il 28 Dicembre 1895 in un seminterrato a Parigi.
I fratelli Auguste e Louis Lumière diedero il via a al cinema vero e proprio, con spettatori paganti e seduti in un’unica sala.

Tutto questo fu possibile grazie all’invenzione del cinematografo. Tale apparecchio era in grado di proiettare su uno schermo bianco una sequenza di immagini distinte, impresse su una pellicola stampata con un processo fotografico, in modo da creare l’effetto del movimento.

In realtà le invenzioni legate alle fotografie in movimento furono innumerevoli in quegli anni (si contarono nella sola Inghilterra circa 350 brevetti e nomi). Tra tutte queste l’invenzione dei Lumière aveva l’innegabile vantaggio dell’efficiente cremagliera, che trascinava la pellicola automaticamente a scatti ogni 1/25 di secondo, e una praticità mai vista, essendo la macchina da presa una piccola scatoletta di legno, facilmente trasportabile, che all’occorrenza, cambiando solo la lente, si trasformava anche in macchina da proiezione.

Dopo la presentazione del cinematografo, i Lumière vendettero numerosi apparecchi, che vennero portati in giro per il mondo creando la nuova professione dei “cinematografisti”.

Nel 1889 Thomas Edison inventò la cinepresa ed una macchina di visione, la prima era destinata a scattare in rapida successione una serie di fotografie impresse su una pellicola. La seconda consentiva ad un solo spettatore per volta di osservare, tramite un visore, l’alternanza delle immagini impresse sulla pellicola.

La cinepresa di Edison era sicuramente più performante ed efficiente, ma ai fratelli Lumière si deve l’idea di proiettare una pellicola per la visione ad un pubblico e non solo ad una singola persona.

Nei primi del 900, Edison iniziò un’aspra battaglia giudiziaria per impedire l’uso, sul territorio americano, degli apparecchi francesi, rivendicando il diritto esclusivo all’uso dell’invenzione.
Dopo circa 500 cause in tribunale, il mercato verrà liberalizzato e il cinematografo si diffuse in tutto Europa con grande velocità.

Paradossalmente, i due fratelli ritenevano il cinema “un’invenzione senza futuro”, poiché pensavano che presto il pubblico si sarebbe stufato dello spettacolo del movimento. Per questo motivo decisero presto di occuparsi d’altro, rendendo la loro comparsa nella storia del cinema piuttosto breve.

Così spostarono la loro attenzione sulla fotografia a colori e nel 1903 brevettarono “Autochrome Lumière”.
Ai fratelli Lumière si deve l’ingenio seppur loro stessi non credevano, come abbiamo visto, nel progetto e nel futuro del cinema, di aver creato il cinema come lo conosciamo noi.

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