Il Covid ha portato l’Italia a fare ancora meno figli. Un declino demografico iniziato tanti anni fa, ma che con la pandemia e il Covid aumenta in maniera esponenziale. Insicurezza, paura, lavoro in dubbio e futuro incerto stanno ulteriormente abbassando il “coraggio” di fare dei figli degli italiani. Ma non c’è altra soluzione che continuare a procreare per sopravvivere come popolo, la soluzione di “importare” i bambini degli altri è un’altra cosa. Politicamente corretta per i tempi, forse. Ma non è una soluzione per chi spera in un futuro radioso, tutti i popoli vengono giudicati sulla natalità proprio per le prospettive sul futuro che questo dato ci dà.
Italia e Covid, il problema dei figli è mentale. Lo dice la storia
Addirittura durante il più grande sconvolgimento dell’ultimo secolo si continuava a procreare. Durante la Seconda Guerra Mondiale si continuava a fare figli, proprio perché si pensava al futuro. Forse il punto è che si “credeva” in un futuro: a prescindere dalle bombe sulla testa, gli ospedali pieni e i parenti in guerra senza possibilità di fare videochiamate o selfie.
Bisogna preoccuparsi, oggi. Perchè ormai ci si accontenta di sopravvivere giorno dopo giorno. Ci chiudono in casa e, nonostante qualche timida protesta in giro per l’Italia, il popolo si fa mettere tranquillamente agli ‘arresti domiciliari’. Sui social leggiamo tantissimi commenti di persone terrorizzate, chi di ammalarsi (lecito) mentre qualcun’altro, in maniera più subdola, di una multa. Regole di un governo che non ha più palesemente un “consenso popolare” ma che è in grado di chiuderci in casa e farci paura.
Allora viene spontanea una domanda: non facciamo figli, ma come li alleveremmo se abbiamo paura di una multa? Mentre prima si procreava perchè c’era speranza nel futuro, anche con il sangue che scorreva sotto casa?
Un popolo vigliacco può solo estinguersi
Tra ipocondria generale, paure delle multe e vicini che fanno le spie, forse una nazione pavida non ha motivo di continuare ad esistere. Forse l’unica soluzione è proprio quella proposta dalla Boldrini e compari: essere rimpiazzati da altre persone che continuano a fare figli perchè, alla fine, hanno una concezione di vita (e di futuro) diversa dalla nostra. Nonostante la povertà e i problemi, ben più grandi dei nostri.
E’ la storia che ci insegna che sono proprio il coraggio e la fede nel futuro ad aver reso grandi e forti certi popoli, come ad averne affossati altri. In realtà la scelta sta ad ognuno di noi, nel proprio ciclo vitale. Uno può valere uno, due, tre, quattro figli. Ma non ce ne rendiamo conto, passando ogni giorno sperando di non prendere un multa. Dovremmo preoccuparci che quando verrà il nostro giorno abbiamo solo rovinato il mondo su cui abbiamo camminato, anzichè aver fatto qualcosa di bello. In questo caso, allora, sarà sicuramente meglio non avere figli che potranno giudicare ciò che abbiamo fatto. Anzi, ciò che non abbiamo fatto.